Rifiuti a Roma, solo 42 ispettori per tutta la città. E la riscossione delle multe fa flop

Rifiuti a Roma, solo 42 ispettori per tutta la città. E la riscossione delle multe fa flop
di Mauro Evangelisti
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Venerdì 18 Agosto 2017, 08:06 - Ultimo aggiornamento: 08:25
Roma è una città di tre milioni di abitanti, estesa quasi 1.300 chilometri quadrati. Quando sono gli accertatori dell'Ama, vale a dire coloro che hanno come missione quella di sorprendere e multare chi non butta i rifiuti dove non deve o chi non rispetta le regole della differenziata? Quarantadue. Basta questa cifra a spiegare come i controlli a Roma siano il solito cucchiaino che prova a svuotare una piscina olimpionica. In altri termini: insufficienti e inefficaci. La giunta Raggi ha ipotizzato di installare delle telecamere vicino ai cassonetti, come è stato fatto in altre parti d'Italia, ma anche nelle vicine Pomezia e Fiumicino, ma per ora siamo ancora alla pianificazione. E anche qui: 60 mila cassonetti da controllare rappresentano numericamente un ostacolo rispetto a qualsiasi buona idea.

I DATI
Ad Ama precisano che se gli accertatori formalmente sono 42, in totale vi sono 100 dipendenti che normalmente fanno altro, comunque preparati per svolgere, secondo necessità, questo ruolo. Restano comunque numeri troppo bassi, rispetto all'estensione della Capitale. Significa che non sono mai state fatte contravvenzioni? No. In media se ne fanno una sessantina al giorno, poca cosa rispetto al degrado quotidiano di auto parcheggiate davanti ai cassonetti che bloccano la raccolta, divani e poltrone lasciate sui marciapiedi, sacchetti di spazzatura buttati dove capita, pendolari dei rifiuti che per non rispettare la differenziata invadono quartieri vicini. Più nello specifico nel 2016 le multe sono state 18.443. Nel 2017 c'è stato un aumento, perché nei primi sette mesi, vale a dire tra il primo gennaio e il 31 luglio, i dati ufficiali di Ama certificano che è già stata raggiunta quota 13.176, anche se il grosso, 5.596 erano per auto in sosta davanti ai cassonetti.

LA LISTA
Il resto? 4.048 hanno colpito i condomini per il mancato o scorretto utilizzo dei contenitori. 928 sono per l'errato conferimento della frazione di rifiuti, 490 per la frazione umida. Per la mancata raccolta differenziata o per l'abbandono dei rifiuti - dunque il tipo di sanzione che dovrebbe fermare il fenomeno dei pendolari che buttano la spazzatura in quartieri vicini - le sanzioni sono state 1.123 negli ultimi sette mesi. Tra l'altro, anche la sanzione è poco rilevante, visto che parliamo di cento euro.

MECCANISMI
«Ma il vero nodo - racconta chi conosce bene le vicende dell'Ama - è che il meccanismo dei controlli e delle sanzioni è lento e macchinoso, tanto che alla fine sono pochi coloro che realmente pagano». Se a Roma già la percentuale di coloro che pagano le multe per infrazioni stradali non è, diciamo, tra le più alte in Europa, per quelle legate ai rifiuti si raggiungono risultati ancora più negativi.