Roma, risciò e centurioni via dal centro: raffica di divieti in vista del Giubileo

Roma, risciò e centurioni via dal centro: raffica di divieti in vista del Giubileo
di Simone Canettieri
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Giovedì 26 Novembre 2015, 08:52 - Ultimo aggiornamento: 16:56

Via dal centro storico (piazze principali, monumenti e basiliche) i centurioni, i risciò, i salta-fila e i promotori di tour turistici. Pena: la denuncia, il sequestro del materiale e 400 euro di multa. A due settimane dall'inizio del Giubileo il commissario del Comune Francesco Paolo Tronca interviene a gamba tesa sul decoro di Roma, aggredito da una fauna sterminata di ambulanti. «Le ricadute di questi fenomeni - dicono da Palazzo Senatorio - risultano ulteriormente dannose e potenzialmente pericolose per le condizioni che verranno a generarsi in occasione del Giubileo Straordinario, e rischiano di assumere proporzioni tali da creare turbative alla sicurezza urbana, proprio nelle aree cittadine interessate dai flussi turistici connessi all'evento». Le ordinanze urgenti firmate da Tronca - una per i centurioni e l'altra per risciò e saltafila - sono «dinamiche». E cioè in caso di necessità «potrà essere integrata per l'applicazione in altri luoghi che saranno segnalati dal comandante della polizia locale». Gli agenti di Raffaele Clemente inizieranno la stretta da questa mattina, cercando di evitare le tensioni e monitorando «l'effetto dito nel Pongo». E cioè che questi fenomeni non ricompaiano subito a poche decine di metri dalle zone vietate.
GLI ANTICHI ROMANI

Tronca vieta ai fini della «tutela della sicurezza urbana, qualsiasi attività che preveda la disponibilità ad essere ritratto come soggetto in abbigliamento storico in fotografie o filmati dietro corrispettivo in denaro». Stop quindi alle foto dei turisti ai centurioni perché questi ultimi, «agiscono frequentemente con modalità inopportune, insistenti e talvolta aggressive», è la motivazione. Le zone interdette per “gli antichi romeni”, come li chiama qualcuno, sono le cartoline della città: Colosseo, Fori, Fontana di Trevi. E poi le piazze (del Quirinale, Venezia, di Pietra, Risorgimento, della Rotonda), davanti le basiliche (San Giovanni e Santa Maria Maggiore) e nelle vie nei pressi di San Pietro. Tronca ammette, in un passaggio dell'ordinanza, che finora «le misure adottate in via ordinaria» dai vigili «non hanno prodotto significativi risultati considerata la lacuna normativa».


Negli ultimi mesi il fenomeno ha assunto dimensioni preoccupanti anche per l'ordine e la sicurezza. L'ultimo caso lo scorso settembre quando un gruppo di abusivi in gonnella, mantello e scudi aggredì una troupe della tv romena Kanal D si ferma fuori al Colosseo. Volevano, anzi pretendevano, 100 euro.
NON SOLO VELOCIPEDI
Il secondo giro di vite riguarda risciò e saltafila (ma anche i tour operator). Nel primo caso la stretta riguarda i «velocipedi» che portano avanti e indietro i turisti lungo i Fori Imperiali. Un fenomeno, che conta circa una cinquantina di operatori, in continua crescita. Soprattutto dopo i provvedimenti di pedonalizzazione progressiva della strada che costeggia il Colosseo. Tronca, infatti, vieta «di svolgere in alcuni ambiti territoriali del centro cittadino qualunque attività assimilabile al trasporto di persone, con velocipedi a tre o più ruote, anche a pedalata assistita. Tali veicoli - spiegano dal Campidoglio - infatti, potendo essere condotti senza titolo di guida e non soggetti all'obbligo di assicurazione per la responsabilità civile, non dispongono dei requisiti necessari a tutela della sicurezza nella circolazione».
Le aree proibite sono le stesse che riguardano i centurioni. Infine, il commissario del Campidoglio impone «il divieto di svolgere in maniera ambulante l'attività su suolo pubblico di intermediazione e promozione di tour turistici e vendita di biglietti per l'accesso a musei e siti di interesse storico, artistico o culturale, in quanto attività lesive anche dei principi di leale concorrenza commerciale».

Uno stop a un business spesso pieno di ombre.