Roma, l'assedio dei bus turistici: da Civitavecchia ogni giorno ne arrivano 80

Roma, l'assedio dei bus turistici: da Civitavecchia ogni giorno ne arrivano 80
di Mauro Evangelisti
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Domenica 18 Giugno 2017, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 12:55
Via Barberini, poco dopo la piazza. Sono le 15.45 e l'autobus dell'Atac stranamente è costretto a fermarsi in mezzo alla strada, facendo scendere una coppia con un bimbo sul passeggino ben lontano dal marciapiede. Come mai? La fermata è occupata da quattro open bus, quelli a due piani usati dai turisti per i tour di Roma. Ce ne sono quattro contemporaneamente e un quinto sta arrivando. Anche se è un sabato di metà giugno senza traffico un tale spiegamento di mezzi pesanti riesce a rallentare la circolazione. Se poi te li trovi davanti in un giorno normale puoi guardarti tutte le cinque serie di House of Cards nell'attesa, perché vanno a passo d'uomo, visto che il turista ha pagato e quindi vuole godersi la città, ma tu che sei dietro in auto sei costretto ad andare a passo di lumaca.

AL RALLENTATORE
Si dirà: ma gli open bus ci sono in tutte le città del mondo e sono molto amati dai turisti. Vero, è giusto che ci siano, ma solo a Roma ci sono sei compagnie differenti (stando all'offerta sui differenti siti internet) e un tale affollamento di bus a due piani, che - e si torna a via Barberini - riescono perfino a rallentare il trasporto pubblico. E' solo un esempio della relazione conflittuale che ogni giorno Roma, alla voce mobilità (che già di per sé non gode di una salute impeccabile), vive con l'invasione dei turisti. Il nodo è sempre quello del rapporto costi-benefici: siano benedetti i turisti che fanno da volano all'economia, ma quando diventa un rapporto a perdere, con i visitatori che arrivano in massa sui pullman, occupano pezzi di città e inquinano, spendono il minimo indispensabile, e poi se ne vanno? Per capirlo, spostiamoci da piazza Barberini e arriviamo fino al porto di Civitavecchia. Qui ogni anno sbarcano dalle navi da crociera 2.400.000 di turisti. Il 60 per cento sale su un pullman e viene a trascorrere la giornata a Roma, senza fermarsi a dormire. Detto in un altro modo: dalle navi da crociera 4.000 visitatori ogni giorno arrivano su un'ottantina di pullman in centro a Roma, scendono, vanno a vedere la Fontana di Trevi e piazza di Spagna, risalgono e tornano a Civitavecchia. All'economia romana hanno lasciato pochi soldi, ma l'impatto quotidiano sul centro è fonte di spesa per la città perché quegli 80 pullman rallentano il traffico, quei 4.000 visitatori producono rifiuti e l'Ama deve pagare più operatori per pulire le strade. Costi e benefici.

BISONTI
C'è poi il grande tema, più generale, del rapporto di Roma con i pullman turistici, per il quale nessuna amministrazione fino ad oggi è riuscita a trovare un reale punto d'equilibrio. Le immagini di decine e decine di bus turistici in fila a Villa Borghese, a Colle Oppio, in via di San Gregorio, o di ingorghi di pullman in via del Traforo che devono fare scendere i passeggeri diretti a Fontana di Trevi, sono una pessima cartolina di Roma. «I controlli non ci sono, quindi nelle aree dove ci dovrebbero essere solo salita e discesa spesso ognuno fa come vuole. E poi Roma, a differenza delle altre città italiane, ha un enorme polmone verde in pieno Centro Storico: Villa Borghese. Noi lo usiamo come parking dei pullman turistici» osserva il blog Riprendiamoci Roma. Per limitare i danni o, quanto meno, regolare i flussi dal 14 gennaio sono state attivate 21 telecamere che controllano un'area che sta a metà tra l'anello ferroviario e la ztl del centro: nei primi tre mesi sono state fatte 3.700 multe a bus turistici che non avevano un regolare pass, ma per ora il caos continua. Linda Meleo, assessore alla Mobilità, ha ben chiaro il problema: «Stiamo lavorando sul nuovo regolamento dei bus turistici, entro luglio lo approveremo in giunta, entro la fine dell'anno dovrebbe esserci anche il via libera in consiglio comunale. Fisseremo regole più severe». L'obiettivo è rendere la ztl del centro libera dai pullman turistici (o comunque ridurne il numero), magari aumentando gli stalli in altre zone. Saranno eliminati gli abbonamenti annuali per garantire la concorrenza. «Inoltre le telecamere diventano 51 - assicura la Meleo - le procedure di acquisizione saranno completate entro l'anno».

(3.fine)
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