Roma, cucciolo di gabbiano finisce nel giardino della scuola, la mamma lo sorveglia. E i bimbi non possono uscire

Roma, cucciolo di gabbiano finisce nel giardino della scuola, la mamma lo sorveglia. E i bimbi non possono uscire
di Laura Bogliolo
3 Minuti di Lettura
Giovedì 27 Aprile 2017, 08:06 - Ultimo aggiornamento: 15:27

«Aiutateci, la gabbianella attacca per difendere il suo cucciolo caduto dal nido e i bimbi non possono più uscire nel giardino». L'appello è di una mamma della scuola materna di via Gela, Appio-Tuscolano. Una piccola grande storia che fa capire come Zoo-Capitale sia sempre più impreparata ad affrontare l'invasione di gabbiani, cinghiali, topi, piccioni. Ma le grida della gabbianella, i bimbi «asserragliati» nelle aule, i vari tentativi di salvare la famiglia di uccelli di mare (diventati ormai netturbini metropolitani) raccontano anche come la natura sia più forte di qualunque altra cosa. Sfida la diffidenza, azzoppa i pregiudizi, ormeggia sul web un appello che scartavetra la realtà fino a trovare il lieto fine.

 

LE DIFFICOLTÀ
I protagonisti della piccola grande storia sono una famiglia di gabbiani che avevano fatto il nido sopra il tetto dell'istituto Giuseppe Verdi. Il vento della scorsa settimana ha fatto cadere il nido, uno dei piccoli è morto. L'altro è sopravvissuto ma è precipitato nel giardino dove i bambini vanno solitamente a giocare. I genitori appostati sopra un palo sorvegliano incessantemente il piccolo sopravvissuto, si danno il cambio per scendere giù e portargli da mangiare e «la gabbianella giustamente attacca chiunque si avvicini. I bimbi sono asserragliati nell'edificio, non possono più svolgere le attività all'esterno». A lanciare l'appello su Facebook lunedì una mamma che ha tentato di contattare vari enti per risolvere la situazione. Perché si sa, i gabbiani sono aggressivi, figuriamoci se si tratta di difendere il proprio piccolo. «Ma - ha spiegato martedì - la Lipu può accogliere, ma non ha personale per venire a prendere il piccolo, il Corpo Forestale dopo l'accorpamento all'Arma dei carabinieri ha altre funzioni si appoggia a dei volontari che ora però non sono più attivi, i vigili hanno detto che attivano l'unità veterinaria solo in caso di animali feroci....».

LA SOLIDARIETÀ
Su Facebook il post in poche ore ha raccolto decine di commenti. Consigli, suggerimenti, ma anche qualche battuta: «Telefona alla sindaca ti aiuterà»....«l'assessore all'ambiente non vede i topi, figurati se la Sindaca vede i gabbiani...». E ancora: «La mamma attacca è arrabbiata giustamente», «colpitela con l'acqua», «proteggetevi con un ombrello». C'è anche chi ha scritto da Udine per segnalare bravi veterinari a cui chiedere consigli.
Per una settimana la famiglia di gabbiani ha tenuto in ostaggio il giardino. Poi mercoledì la situazione si è sbloccata: «La Lipu Bioparco ci ha consigliati, siamo riusciti a spostare il cucciolo, la famiglia dei gabbiani sta bene» ha fatto sapere un'educatrice. La scuola ha deciso di adottare il cucciolo. Aspetteranno che impari a volare. «Non volevamo separare il gabbianello dalla mamma in realtà - fanno sapere dall'istituto - abbiamo trovato subito la soluzione migliore, la famiglia di gabbiani sta bene e non c'è stato alcun problema». La mamma che ha lanciato l'appello ieri ha fatto sapere: «Mi scuso se i toni iniziali possono essere sembrati allarmisti, era solo per cercare aiuto in una situazione eccezionale».

IN CERCA DI ZORBA
Ieri il cucciolo saltellava nel cortile dietro l'edificio, mentre mamma gabbiano lo osservava attentamente appostata sul palo. Quasi una ricompensa per i bimbi della scuola che ha subito tre furti recentemente: in uno dei raid sono state distrutte le incubatrici dentro le quali le insegnanti avevano lasciato uova che si sarebbero dovute schiudere a Pasqua. L'adozione cancellerà ogni brutto incubo. La scuola, chissà, forse verrà ribattezzata Zorba, come il gatto che insegnò alla gabbianella di Sepùlveda a volare. Contro ogni pregiudizio, contro ogni diversità.
laura.bogliolo@ilmessagero.it