Roma, battaglia di perizie per valutare lo stato di salute di Gina Lollobrigida

Roma, battaglia di perizie per valutare lo stato di salute di Gina Lollobrigida
di Michela Allegri
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Martedì 23 Maggio 2017, 23:07
Saranno i periti nominati dal gip di Roma, Maria Paola Tomaselli, a stabilire una volta per tutte se la diva Gina Lollobrigida sia capace di intendere e di volere. Nel frattempo, dietro le quinte dell'inchiesta in cui il giovane manager dell'attrice, Andrea Piazzolla, è indagato per circonvenzione d'incapace, si combatte una sorta di battaglia a suon di consulenze psichiatriche.

Nal fascicolo della pm Eleonora Fini, infatti, ci sono già due perizie totalmente contrastanti. Una, firmata dal professor Vincenzo Pascali, descrive la "Bersagliera" come una donna affetta da un «disturbo della personalità caratterizzato da narcisismo, credulità, labilità emotiva», transitato in «uno stato di sudditanza psichica». E' stata depositata dall'avvocato Michele Gentiloni Silveri, che assiste i familiari della "Lollo", che hanno denunciato Piazzolla. L'altra, recentemente redatta dal professor Fabrizio Iecher, arriva a una conclusione diametralmente opposta: «Si esclude che la Lollobrigida versi in una condizione di infermità o di deficienza psichica tale da alterare il suo stato mentale». Il secondo studio è stato depositato in procura due settimane fa dall'avvocato Fabrizio Siggia, che assiste l'indagato.

Saranno quindi il dottor Massimo di Genio e la dottoressa Stefania Zenobi, nominati dal giudice, a fare chiarezza. Esamineranno la diva in sede d'incidente probatorio, il prossimo 6 giugno, a piazzale Clodio. Gli specialisti dovranno stabilire se la donna sia lucida, o se, invece, sia stata suggestionata e raggirata da Piazzolla. Il manager oggi è trentenne, ma, a soli 24 anni, era diventato amministratore unico delle società che gestiscono lo sterminato patrimonio dell'attrice.


 
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