Roma, vuole far divertire un alunno, maestra spruzza spray urticante in classe: 10 intossicati

Roma, vuole far divertire un alunno, maestra spruzza spray urticante in classe: 10 intossicati
di Massimo Sbardella
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Venerdì 24 Marzo 2017, 17:43 - Ultimo aggiornamento: 19:44
A San Cesareo, tra i genitori della scuola primaria Eugenio Giannuzzi, non si parla d'altro. La maestra di sostegno della quinta elementare che, per motivi ancora da chiarire, ha spruzzato in aria il contenuto di una bomboletta urticante al peperoncino non è a scuola. A dire il vero, ieri, nessuno dei bambini di quella classe ha potuto frequentare le lezioni. Alcuni, circa una decina, sono stati costretti a ricorrere alle cure dell'ospedale Coniugi Bernardini di Palestrina, con prognosi tra i tre e i cinque giorni, per fastidi agli occhi o alle vie respiratorie. Due di loro, uno affetto da una forma allergica, sono stati addirittura trasportati in ambulanza al pronto soccorso prenestino.

Erano quasi le 15, poco prima dell'orario di uscita, quando la maestra, per far fronte alla particolare esuberanza del bambino che le era stato affidato, ha tirato fuori dalla borsa questa bomboletta spray, con scritte in tedesco, agitandola davanti ai ragazzi. Non si capisce se inavvertitamente, come lei sostiene, oppure in modo volontario, mentre era diretta verso il soffitto ha spruzzato del liquido. L'effetto sui bambini è stato immediato con il liquido urticante che si è rapidamente propagato nell'aula, avvertito anche in quella adiacente, provocando fastidio e bruciore ai piccoli. Il bambino affetto da allergia ha avuto problemi di respirazione, un altro urlava per il forte dolore agli occhi. Tempestivamente è stato dato l'allarme al 112 per chiamare l'ambulanza e, al tempo stesso, sul posto sono subito arrivati i carabinieri della locale stazione e del nucleo radiomobile che hanno interrogato l'insegnante per ricostruire l'accaduto.

L'INSEGNANTE
La donna, visibilmente scossa, ha provato a giustificarsi sostenendo di non sapere che la bomboletta fosse urticante, al peperoncino, visto che l'aveva trovata in casa, in una scatola con giochi e scherzi di carnevale. In realtà il prodotto, anche se di provenienza straniera e con indicazioni in lingua tedesca, era effettivamente uno spray anti aggressione, a quanto pare non compreso nell'elenco di quelli che, in linea con una serie di requisiti specifici su composizione del contenuto, quantità e gittata, sono classificati vendibili al pubblico come strumenti di autodifesa, secondo quanto stabilito dal regolamento emanato dal Ministero dell'Interno nel 2011.

IL PROVVEDIMENTO
È per questo che la maestra, accompagnata in caserma, è stata denunciata non solo per lesioni personali su minori ma anche per uso improprio di oggetto atto ad offendere.

Allo sconcerto, i genitori dei bambini di tutta la scuola di via dei Cedri aggiungono la richiesta che sia gli organi inquirenti che le autorità scolastiche facciano piena luce sull'accaduto per accertare le responsabilità della docente e, eventualmente, prendere provvedimenti disciplinari nei suoi confronti. Nel frattempo la maestra si è detta molto dispiaciuta per l'increscioso episodio e ha ribadito la totale assenza di volontà di nuocere, anche minimamente, ad alcun bambino. Particolarmente provata per l'accaduto ieri non ha potuto presentarsi al lavoro.

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