L'uomo era stato notato dagli agenti in prossimità di un primo rogo, domato solo dall'intervento dell'equipaggio 10/A dei vigili del fuoco della caserma "La Rustica". Lo straniero è stato posto sotto osservazione con appostamenti a distanza da parte dai caschi bianchi. Immediatamente dopo lo spegnimento del primo incendio, lo zingaro, in compagnia di altri due complici residenti nel campo di via Salone, ha pensato bene di andare a cospargere di liquido infiammabile i cumuli di rifiuti. L'immediato intervento degli agenti ha consentito il suo arresto in flagranza, con il sequestro della tanica con il liquido infiammabile e di un accendino.
Si sono vissuti momenti di tensione durante l'operazione. I due complici, che erano riusciti a dileguarsi trovando rifugio all'interno del campo, avevano chiamato in aiuto una decina di persone, che provavano ad ostacolare l'arresto del nomade. L'intervento di altre pattuglie dello SPE ha permesso di portare alla conclusione le operazioni in condizioni di sicurezza. Una volta giunti in ufficio l'ennesima sorpresa: l'improvvisato piromane, risultava essere in regime di detenzione domiciliare e per lui si sono nuovamente dischiuse le porte della cella.
Il fenomeno dei roghi tossici, dovuti al racket dello smaltimento illegale di rifiuti, al campo di Salone assume una dimensione ormai quotidiana, con grave inquinamento dell area limitrofa; resta un problema grave, sebbene questa volta, per uno degli autori, siamo scattate le.manette.
© RIPRODUZIONE RISERVATA