In particolare, nella rapina commessa nella serata del 20 aprile scorso, avvenuta in zona Ponte di Nona, gli aggressori dopo aver picchiato il tassista lo hanno trascinato fuori dall'auto.
Poi, non contenti del bottino, avevano tentato di rubare il taxi, che non erano riusciti a far partire per la presenza del cambio automatico. La vittima, per le ferite riportate, fu accompagnata in ospedale ma, nonostante le precarie condizioni, riuscì comunque a fornire le descrizioni dell'aggressore. Una rapina analoga era avvenuta alcuni giorni prima, sempre di notte, in via Pietro Marchisio. Anche in questo caso la vittima fu costretta a ricorrere alle cure mediche. Le indagini, attraverso la descrizione degli aggressori ed i riscontri effettuati, hanno permesso agli investigatori di individuare i tre. Inoltre, proseguendo gli accertamenti, i poliziotti hanno accertato che i due fratelli si erano resi responsabili anche di una serie di scippi, nel corso dei quali le vittime, tutte donne, erano rimaste ferite. Gli agenti del commissariato Romanina, dopo un'accurata indagine sulle abitudini e la vita privata del fuggitivo, lo hanno rintracciato in un comune in provincia di Roma, e nella giornata di ieri lo hanno ammanettato.
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