I carabinieri di Lariano, intervenuti per prestare i primi soccorsi al giovane che presentava varie lesioni al volto, hanno raccolto, da subito, elementi che facevano pensare a una «spedizione punitiva» a opera di un gruppo di ragazzi, quasi tutti di giovane età e gravitanti tra Velletri e Lariano, già protagonisti di atti violenti e conoscitori di tecniche di lotta tipiche delle arti marziali. Gli approfondimenti hanno permesso ai carabinieri di risalire ai due gemelli, già arrestati, qualche mese fa, dai carabinieri di Velletri, perché coinvolti in una rissa nei pressi di un locale notturno.
Il gip, accogliendo la richiesta del pm, in relazione alle evidenze investigative raccolte dai carabinieri di Lariano, ha ritenuto i 20enni gravemente indiziati dei reati di rapina in concorso e lesioni aggravate, essendosi peraltro impossessati, al termine dell'aggressione, dello smartphone della vittima, disponendo la custodia cautelare in carcere, anche in ragione - così come riportato nel testo del provvedimento giudiziario eseguito stamane - «della forza intimidatrice scaturente dall'esibita pratica delle arti marziali, quale strumento di sopraffazione nei confronti di terzi» nonché «dal pericolo di reiterazione della condotta, atteso che proprio attraverso la sopraffazione e la violenza stanno consolidando il proprio predominio sul territorio di Lariano e comuni limitrofi». Gli arrestati sono stati portate nel carcere di Velletri.
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