Roma, da oggi stop alle Euro 2: 160 mila a piedi

Roma, da oggi stop alle Euro 2: 160 mila a piedi
di Valeria Arnaldi
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Lunedì 20 Novembre 2017, 07:59 - Ultimo aggiornamento: 08:20
Troppo giovani per essere immatricolati come mezzi storici, ma non tanto vecchi da non essere perfettamente utilizzabili, gli autoveicoli a benzina Euro 2, da oggi, non possono entrare e circolare all'interno della Ztl Anello Ferroviario, da lunedì a venerdì, fatta eccezione per i festivi infrasettimanali. A stabilirlo, un'ordinanza firmata dalla sindaca Virginia Raggi, in vigore fino al 31 ottobre 2018. Obiettivo delle restrizioni «salvaguardare la salute pubblica». Esenzioni sono previste per veicoli muniti di contrassegno per persone invalide, vetture adibite a servizio di polizia, sicurezza, emergenza e soccorso stradale, mezzi per il pronto intervento per acqua, luce e gas, cortei funebri. Il nuovo stop interessa circa 160mila auto immatricolate nella Capitale alle quali vanno aggiunte quelle provenienti da altre province. Un problema non di pochi dunque. «Non vorrei essere un romano che ha solo un'auto Euro 2 e deve recarsi a lavoro - dice Giorgio Boiani, vicepresidente AsConAuto-Associazione Nazionale Consorzi Concessionari Auto - l'ambiente è prioritario, ne va della salute di tutti, ma manovre cittadine come queste non hanno ragione di esistere, sono solo controproducenti per gli automobilisti. Gli autobus nella Capitale non sono sufficienti, né puntuali e sono vecchi. Cosa dovrebbe fare uno che possiede una Euro 2 e deve raggiungere il posto in cui lavora? Deve prendere la bicicletta?». E rimane il tema della sorte della vettura.

MEZZI IN VENDITA
Negli ultimi giorni, sulle pagine web dedicate alla compravendita di veicoli usati, sono aumentate le offerte di Euro 2. «La vendita è possibile - prosegue Boiani - ma tutt'altro che semplice. Alcune Euro 2 ormai possono essere assorbite solo da mercati dell'Est o africani. Alcuni di quelli europei non consentono l'ingresso ad auto che non siano almeno Euro 4». La difficoltà c'è e si vede. «Se mi fossi potuto comprare un'auto nuova lo avrei fatto da tempo - dice Andrea A., 33 anni - ma con quello che guadagno non è pensabile. Ora dovrò uscire di casa due ore prima per andare a lavoro e speriamo bastino». «Una vergogna - commenta Giuliana R., 46 - non saprei come altro definire questo divieto. Senza auto, Roma è invivibile, il trasporto pubblico è pressoché inesistente, si può usare solo se si esce per svago e non si ha bisogno di orari certi, non per andare in ufficio o ad appuntamenti importanti». «Sto provando a vendere la mia macchina - racconta Simone D. 41 - per poi comprarne un'altra, ovviamente usata. Praticamente, non potendo aggiungere soldi, alla fine avrò un'auto peggiore di quella che ho adesso e magari tra qualche mese metteranno un altro blocco». Intanto, ieri, la prima domenica ecologica ha fermato i veicoli inquinanti, Euro 6 inclusi, dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30, nella Fascia Verde. Molti quelli che sono riusciti ad aggirare il divieto, pochi gli agenti della polizia locale in strada. Sono stati 2.033 i veicoli controllati, 424 le multe effettuate.
 
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