Roma, nuovo allarme al Tmb Salario: rifiuti fino al tetto

Roma, nuovo allarme al Tmb Salario: rifiuti fino al tetto
di Laura Bogliolo
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Martedì 25 Aprile 2017, 09:33 - Ultimo aggiornamento: 09:38

Le montagne di rifiuti arrivano fino al soffitto, il Tmb di via Salaria continua ad essere al collasso e si riaccende lo scontro tra Campidoglio e sindacati dopo che ieri un pannello di cemento armato del tetto è crollato quando un camion lo ha urtato. Secondo la Cgil l'impianto al collasso va chiuso, non è sicuro. Ma per l'assessore all'Ambiente Pinuccia Montanari la struttura di trattamento di rifiuti non ha problemi di stabilità. Domani, comunque, l'assessore farà un sopralluogo con i sindacati e subito dopo, ha promesso Montanari, incontrerà i residenti che da anni protestano contro l'odore sgradevole che sono costretti a sopportare denunciando anche casi di tumore collegati all'impianto di via Salaria.

 

Lo stallo sui Tmb di Malagrotta della Colari (lavorano al giorno molto meno delle 1250 tonnellate previste) ha provocato un sovraccarico dell'impianto di via Salaria. Secondo il Comune il commissariamento delle strutture di Colari dovrebbe pian piano normalizzare la situazione, ma intanto riesplode lo scontro sull'impianto di via Salaria che ogni giorno lavora 750 tonnellate di rifiuti.
La struttura è così stracolma che i camion calpestano giganteschi cumuli di rifiuti, si sollevano da terra e colpiscono il tetto dell'impianto provocando dei danni.
«Un mezzo ha urtato il tetto del Tmb Salario causando la caduta di un pannello di cemento armato - ha denunciato ieri Natale Di Cola, Segretario della Fp Cgil Roma- Lazio che ha parlato di «un impianto sempre al limite del collasso». «Da troppo tempo - ha detto - denunciamo i rischi a cui sono esposti gli operai Ama e nello specifico chi opera in quell'impianto, non è la prima volta che accadono incidente».
Una tragedia sfiorata in un impianto che nelle condizioni attuali, dice Di Cola «non può restare aperto». Il sindacato sta valutando se rivolgersi alle autorità competenti, «perché evidentemente nessuno ha intenzione di intervenire».

L'EMERGENZA
L'assessore Montanari ha promesso la chiusura del Tmb nel 2019 e ieri su Facebook ha escluso «che l'incidente possa avere intaccato la stabilità della struttura o modificato l'impatto verso l'ambiente esterno». Montanari ha annunciato anche un incontro con i comitati dei residenti e auspicato un tavolo congiunto con Regione e Ministero.
Intanto nel III Municipio continuano le proteste dei residenti. Perché la raccolta dei rifiuti nei cassonetti va a rilento e perché quel brutto odore non diminuisce nonostante le promesse dell'Ama (sono state intensificati le attività di lavaggio e di pulizia quotidiana dei mezzi oltre che di strade e piazzali interni). Maria Teresa ieri su Facebook scriveva: «24 aprile ore 17.33 sto parcheggiando sotto casa e la puzza proveniente dall'impianto Ama Salario è così forte che sembra di essere in un girone infernale». Parole che fanno comprendere l'inferno quotidiano vissuto da chi vive vicino (anche solo in linea d'aria) all'impianto che ogni giorno lavora 750 tonnellate di immondizia. Intanto la situazione nella raccolta dei rifiuti non sembra migliorare di molto. Ieri al Quadraro Vecchio poco dopo le 12 sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per un cassonetto in fiamme.