Roma, fatture gonfiate al Campidoglio: imprenditore condannato

Roma, fatture gonfiate al Campidoglio: imprenditore condannato
di Michela Allegri
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Lunedì 27 Marzo 2017, 07:32 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 08:15
Ha consegnato al Campidoglio due fatture false, relative a operazioni fantasma e a interventi di ristrutturazione mai effettuati. In questo modo, è riuscito a intascare dal Comune, a titolo di finanziamento, quasi 60mila euro non dovuti. Ora, però, dovrà restituire l'intera somma. L'ha stabilito la Corte dei conti del Lazio, che ha condannato un imprenditore romano per danno erariale, accusandolo anche di aver raggirato l'Amministrazione.

Le fatture gonfiate ammontano complessivamente a 101mila euro e hanno consentito all'imputato di ottenere un finanziamento illegittimo pari a 59mila e 820 euro. Si riferivano a un «acconto per lavori di ristrutturazione e installazione impianti elettrici, di illuminazione, telefonici e di condizionamento» apparentemente effettuati in un immobile in zona Bravetta. Per i magistrati di via Baiamonti, l'imprenditore avrebbe agito con dolo, con lo scopo preciso di «ottenere illegittimamente contributi pubblici», si legge nella sentenza. Per la stessa vicenda era anche finito a giudizio di fronte al Tribunale penale, con l'accusa di truffa aggravata. In quel caso, però, era stato graziato dalla prescrizione, visto che il contratto di finanziamento stipulato con il Comune risale al 2004. 
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