Scandalo affitti, potenziata task force, anche per sgomberi. Presto carte alla Procura

Scandalo affitti, potenziata task force, anche per sgomberi. Presto carte alla Procura
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Venerdì 5 Febbraio 2016, 20:35 - Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 08:56

Si rafforza la task force messa in campo dal Campidoglio contro lo scandalo «affittopoli». Il Commissario Straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, «ha chiesto al segretario generale di avviare il potenziamento del personale dei Dipartimento del Patrimonio e del Dipartimento per le Politiche Abitative e Sociali, per far fronte al lavoro imponente e complesso di censimento e verifica puntuale degli immobili dati in locazione dal Comune e delle relative posizioni soggettive». Non solo. Il Commissario Straordinario ha anche chiesto all'avvocatura capitolina «un resoconto di tutto il contenzioso in essere ed ha, altresì, previsto un sensibile rafforzamento dell'attività operativa della polizia locale, con un incremento significativo delle unità incaricate delle operazioni di verifica e sgombero in corso, anche in queste ore, in appartamenti occupati abusivamente». 

Si intensifica così l'azione di controllo e contrasto contro i "furbetti degli affitti" e le carte su tutta la partita che il commissario invierà presto ai pm potrebbero presto finire in uno dei due procedimenti già avviati in Procura. Da mesi, infatti, i magistrati di piazzale Clodio sono al lavoro con due distinte indagini che riguardano il patrimonio immobiliare del comune di Roma. 

Il primo step della nuova verifica ha riguardato gli immobili del primo municipio dove il quadro che emerge è sconfortante: meno del 20% di chi ha in affitto un alloggio comunale nel centro storico è munito di un regolare contratto. Quasi il 50% riguarda contratti scaduti, procedure di sfratti in corso, abusivi non ancora accertati e utenti per cui si sta procedendo alla verifica dei requisiti. In totale il dossier capitolino prende in esame 574 immobili del centro storico. Un fenomeno che investe non solo inquilini di case con vista sui Fori, pagate 20 euro al mese, ma anche hotel, ristoranti, ambasciate, ministeri o sindacati che pagano al Comune affitti irrisori. 

Una volta in possesso dei risultati della maxiverifica disposta da Tronca, i pm valuteranno per quali profili penali procedere. I documenti posti all'attenzione dei pm potrebbero fornire materiale tale ad avviare una nuova inchiesta o essere "allegati" al lavoro già svolto in questi mesi.  Una indagine riguarda i criteri e le modalità di assegnazione degli alloggi a privati e affidato al pm Corrado Fasanelli. Un secondo fascicolo è al vaglio del sostituto Alberto Galanti e riguarda un migliaio di appartamenti per i quali non sarebbe stato pagato alcun tipo di affitto. Dal punto di vista penale, comunque, sull'intera vicenda si allunga il rischio prescrizione. Per alcune fattispecie, come l'abuso d'ufficio e la truffa, potrebbe però scattare la prescrizione. L'attività dei pm si concentrerà, come avvenuto già in passato, in assenza di ipotesi di reato più gravi, su gli appartamenti ceduti «a partire dal 2007». Non si procederà, invece, per le operazioni avvenute in precedenza.

Oltre alla rovente polemica politica scoppiata in queste ore intorno alla vicenda, vanno segnalate le azioni messe in atto negli ultimi due giorni dai movimenti per il diritto all' abitare. Dopo gli scontri di ieri in via Ostiense tra occupanti e forze dell'ordine, oggi nuovo clamoroso blitz: una cinquantina di persone tra attivisti e famiglie hanno occupato per alcune ore la basilica di Sant'Andrea delle Fratte a pochi metri da centralissima piazza di Spagna e dalla sede del Pd. Un'azione per chiedere alla Regione l'approvazione della delibera attuativa sull'emergenza abitativa ed un incontro urgente. Obiettivi raggiunti: l'incontro - ha assicurato l'assessore competente - è fissato per il 15/2 e l'approvazione del provvedimento entro febbraio. 

 

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