Roma, tassista picchia a sangue anziano per il parcheggio. La vittima: «Toglietegli la licenza»

Roma, tassista picchia a sangue anziano per il parcheggio. La vittima: «Toglietegli la licenza»
di Paola Vuolo
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Sabato 4 Aprile 2015, 08:15 - Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 10:15

«Il sindaco Marino dovrebbe togliere la licenza al tassista che mi ha aggredito, quell'uomo è pericoloso». Antonio Cavallaro, 64 anni, si aggiusta il cuscino dietro la schiena facendo attenzione a non muovere troppo il tubicino della flebo. Ha passato la notte in terapia intensiva per una complicazione cardiocircolatoria, ma ora sta meglio, ed è tornato nel reparto di ortopedia.

Ha la gamba fratturata, un grosso ematoma sul viso e 40 giorni di prognosi, «i dottori mi hanno detto che sono stato fortunato - spiega - se cadendo sbattevo la testa sul marciapiedi sarebbe andata molto peggio». Mercoledì scorso l'uomo è stato aggredito da un tassista al parcheggio di piazza Barberini, davanti alla farmacia. aveva fermato la macchina nello spazio riservato alle auto bianche per correre in farmacia, doveva comprare alcuni medicinali per il figlio ventisettenne affetto dalla sindrome di down. Il giovane era in macchina con lui ed ha assistito alla scena.

«Sono ancora spaventato- ammette - e non trovo una spiegazione logica per tanta violenza e crudeltà.

Sono arrivato al parcheggio dei taxi e ho fermato l'auto, sono sceso e ho mostrato la ricetta ai tassisti spiegando che era un'emergenza. Il tempo di girare le spalle e mi sono sentito scaraventare a terra. Ho visto mio figlio in macchina che si disperava, e quell'uomo che lo insultava. Poi è salito in macchina ed è praticamente scappato. Mi ha soccorso un passante, gli altri tassisti hanno preferito non intervenire. Ora lancio un appello al sindaco perché tolga la licenza al tassista, uno così non può svolgere un servizio pubblico, ha già dimostrato di essere pericoloso».

LE INDAGINI Il tassista, Marco M. di 40 anni, è stato identificato poche ore dopo dagli agenti del commissariato Pretorio guidato da Eugenio Ferraro. Gli investigatori avevano i primi numeri della targa dell'auto presi da un testimone, e le immagini dell'aggressione girate dalle telecamere dei negozi. L'uomo era al lavoro, come se nulla fosse accaduto. Il tassista ha un precedente, un anno fa aveva sferrato un pugno ad un collega perché secondo lui gli aveva rubato una corsa.

Probabilmente dopo questo episodio era stato mandato via dalla cooperativa e lavorava con la licenza da privato. «Mi ha colpito molto che la polizia lo ha trovato al lavoro - dice l'avvocato Giuseppe Cavallaro, l'altro figlio della vittima - questo per me dimostra che quel tassista non ha nessun rispetto per la vita». Il tassista è stato denunciato per lesioni.