Allerta terrorismo a Roma, stabilimenti sorvegliati speciali: caccia ai nascondigli utilizzati dagli attentatori

Allerta terrorismo a Roma, stabilimenti sorvegliati speciali: caccia ai nascondigli utilizzati dagli attentatori
di Giulio Mancini
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Domenica 7 Agosto 2016, 09:22 - Ultimo aggiornamento: 09:26

Caccia ai possibili nascondigli dei terroristi e delle loro armi sulle spiagge di Roma. Dopo il rodaggio nel pattugliamento in sinergia con i parà schierati sul lungomare, il commissariato Lido di polizia ha serrato le fila nei controlli degli obiettivi sensibili e degli stabilimenti balneari, possibili nascondigli di attentatori.

IL VERTICE
E' nel corso di un vertice tenuto con i concessionari balneari che la dirigente del commissariato Lido, Rossella Matarazzo, ha reso nota la seconda fase del piano antiterrorismo in atto sul litorale romano. Dalla fine del mese di maggio una settantina di militari della Brigata paracadutisti Folgore, appartenenti più esattamente al Reggimento Savoia Cavalleria, di stanza a Grosseto e specializzato nell'esplorazione e nei blindo pesanti, si alterna sul lungomare, sulla Litoranea e davanti agli obiettivi sensibili nel piano di prevenzione di possibili attacchi terroristici.
«Non c'è alcuna minaccia in atto: si tratta di conoscere meglio la conformazione del territorio e in particolare delle spiagge frequentate dalla moltitudine di bagnanti» ha specificato Matarazzo ai concessionari balneari nel chiedere alla categoria la massima collaborazione.
Nel dettaglio la responsabile dell'ordine pubblico, delegata direttamente dalla Questura di Roma, ha chiesto di conoscere la dislocazione degli accessi e delle vie di fuga di ciascuno dei settanta stabilimenti di Ostia. E ha chiesto anche di dettagliare se tutte le strutture sono sorvegliate durante la notte. L'obiettivo è quello di prevenire la minaccia jihadista, evitare che qualcuno si nasconda in uno dei fabbricati presenti sulle spiagge o che possa depositare armi o esplosivi.
 
I PUNTI CHIAVE
Nel piano antiterrorismo adottato lungo la costa, cooperano tutte le forze di polizia. Oltre ai carabinieri, sono coinvolti i baschi verdi della Guardia di finanza, i marinai della Capitaneria di Porto e persino i vigili urbani. Questi ultimi, nell'ambito delle loro funzioni contro il commercio ambulante abusivo, hanno libero accesso al controllo di borsoni e sacchi di soggetti sospetti.
Il punto di forza del piano, avviato dall'allora prefetto di Roma, Franco Gabrielli, oggi capo della Polizia, resta il presidio affidato ai parà della Folgore. Fino al 15 settembre i baschi amaranto saranno impiegati dalle prime ore del mattino fino alla sera a presidio di una decina di obiettivi sensibili e di luoghi ben precisi frequentati dai bagnanti. Più in dettaglio, i parà saranno con i loro blindati davanti alle stazioni della Roma-Lido, al Pontile, alla Rotonda, nei pressi dell'ingresso agli Scavi di Ostia Antica, davanti ai cancelli della spiaggia libera di Castelporziano, in piazza Scipione l'Africano, in piazzale Magellano, nel Porto turistico, in piazza Villa di Plinio che si trova nella pineta di Castelfusano. Massima attenzione è assicurata anche alla sinagoga ebraica di via Oletta e alla moschea frequentata dai musulmani del litorale che si trova nell'ex colonia Vittorio Emanuele III sul lungomare.