Torraccia, l'Ama non pulisce: la strada come una discarica

Torraccia, l'Ama non pulisce: la strada come una discarica
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Giovedì 21 Settembre 2017, 12:56 - Ultimo aggiornamento: 19:34

Prendiamo una strada qualsiasi di Roma: via Nino Tamassia, quartiere Torraccia, periferia est. Una fila di cassonetti che non vengono svuotati da tre giorni. E una via immersa nel verde che si trasforma in una discarica a cielo aperto. Sacchetti della spazzatura che da dieci diventano venti, trenta. E a questi si aggiungono cartoni, e poi via via ora dopo ora seggiolini auto, cestini di vimini, tavolini di legno, carrelli di plastica, cuscini rotti. Sì, perché in via Nino Tamassia, in periferia, ormai i cassonetti sono stracolmi da giorni e i residenti non sanno più dove buttare l'immondizia. Qualcuno se la porta fino all'ufficio, gettandola nei cassonetti sotto il loro luogo di lavoro.
Una fotografia, questa, che rispecchia lo stato di degrado in cui versano alcune periferie della Capitale nonostante l'impegno preso dalla sindaca Raggi di rivalutarle. Evidentemente, la municipalizzata non sembra aver recepito il messaggio. E a nulla valgono anche le segnalazioni dei residenti all'Ama: da lunedì qualsiasi chiamata è rimasta nel vuoto. Così oggi, dopo altri quattro giorni, su via Nino Tamassia la situazione è peggiorata ulteriormente. C'è un mucchio impressionante di rifiuti che si è accatastato.

«La situazione è ormai al collasso - racconta la signora Franca, a spasso tra i rifiuti con il suo cane - Eppure gli autisti del camion conoscono bene la situazione, la vedono ogni volta che passano. Lo stesso accade in via Alberto Asquini: cassonetti stracolmi di immondizia e sacchetti sparsi sul marciapiede dove ormai non si riesce più a passare. Eppure all'Ama molti di noi hanno inviato fotografie e video denunciando questo degrado. Tanto noi siamo la periferia e quelli del Campidoglio qui non ci vengono. Forse aspettano che un topo, ormai qui abbondano, morda un bambino e allora qualcuno si muoverà». Dall'Ama l'unica impegno che arriva è l'imminente sostituzione dei cassonetti rotti dell'indifferenziata che, assicurano, dovrebbe avvenire entro domani. Una goccia in mezzo a un mare di rifiuti.