Trattati, allarme scontri: nel mirino l'alleanza no global-ultrà di destra contro la polizia

Trattati, allarme scontri: nel mirino l'alleanza no global-ultrà di destra contro la polizia
di Marco Pasqua
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Marzo 2017, 11:08 - Ultimo aggiornamento: 12:10
La "chiamata alle armi" è partita nelle ultime 24 ore, via social network: «Vietato disertare». Un appello, lanciato sulle frequenze virtuali della destra più estrema, alle frange violente degli ultrà per unirsi al blocco dei facinorosi che, sabato, scenderà in piazza, per contestare le celebrazioni del 60esimo anniversario dei Trattati di Roma. E che, soprattutto, punta ad un unico obiettivo: scontrarsi con le forze dell'ordine, quei tremila uomini chiamati ad evitare che Roma venga messa a ferro e fuoco. E' un blocco che, in queste ore, sta studiando le strategie di attacco e che vede uniti contro gli agenti, in una pericolosa alleanza trasversale, antagonisti, centri sociali, sindacati di base, anarchici e no-global (riuniti nel corteo Eurostop, con partenza alle 15 da Porta San Paolo) e i neofascisti. Una saldatura che non viene ignorata dalla Digos, che, nei giorni scorsi, ha già sentito, a scopo informativo, alcuni esponenti dei centri sociali romani, convocati in Questura.

LA CONVOCAZIONE
E' Giuliano Castellino leader degli estremisti di Forza Nuova ad uscire allo scoperto, sulla pagina del movimento Roma ai Romani, strumentalmente schierato con i movimenti neri di lotta per la casa. «Combattenti romani recita la chiamata' di Castellino, già protagonista degli scontri durante le recenti proteste dei tassisti - Siamo un fiume in piena. Per questo vi invito al massimo sforzo per questo fine settimana. Vietato disertare. Tutti uniti per gridare Fuck Ue». Due i presidi del movimento di Castellino (che al momento non risultano autorizzati dalla Questura): il primo, venerdì 17, a Primavalle (piazza Capecelatro). Il secondo ed è quello finito sotto la lente di ingrandimento della polizia davanti alla metro Circo Massimo, sabato alle 14. A poche centinaia di metri di distanza dal corteo nel quale è prevista la presenza di black bloc provenienti dal Nord ma anche da varie città europee. Entrambi i blocchi, rossi e neri, punteranno a forzare i cordoni di sicurezza delle forze dell'ordine. «Sì, ci hanno detto di andare sabato al Circo Massimo», hanno riferito alcuni ultrà legati alla destra estrema. La polizia, sul fronte della sicurezza, piazzerà cento telecamere in più lungo il percorso del corteo che partirà da Piramide. Ma non sono escluse anche perquisizioni preventive all'interno della galassia che potrebbe sconvolgere la capitale.

LA MAPPA
L'area attorno al Campidoglio sarà off limits, a partire dalla notte del 24 marzo. Tra presidi e cortei sono 7 gli appuntamenti che bloccheranno il centro. I primi a muoversi saranno gli aderenti al Movimento Federalista Europeo, alle 11 a Bocca della Verità, con arrivo all'Arco di Costantino. Alle 11, da piazza Vittorio si muoverà il corteo di Nostra Europa, che incontrerà i federalisti sotto l'Arco di Costantino (attesi 6500 partecipanti). Alle 15, da piazzale dell'Esquilino, partirà il corteo del Polo Sovranista, nuovo soggetto politico guidato da Francesco Storace e Gianni Alemanno, con arrivo a via dei Fori Imperiali. Il corteo Eurostop, che dovrebbe muoversi intorno alle 15, raggiungerà Bocca della Verità, passando per via Marmorata: sempre che i manifestanti più violenti non scelgano di sfondare verso Porta Portese o di ingaggiare uno scontro con le forze dell'ordine sul Lungotevere. Due, infine, i presidi: quello di Fratelli d'Italia (alle 10, in zona Piazza Venezia) e a piazzale Tiburtino, con il Partito Comunista (alle 15).