Roma, degrado, prostituzione e campi abusivi: così muore Villa Pamphilj

Roma, degrado, prostituzione e campi abusivi: così muore Villa Pamphilj
di Alessia Marani
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Sabato 26 Marzo 2016, 09:00 - Ultimo aggiornamento: 09:01


Pic-nic di Pasquetta fra montagne di preservativi a terra e con il rischio di diventare preda delle bande di ladri perennemente in agguato. A lanciare l'allarme sicurezza in una delle più belle ville storiche di Roma, è l'Associazione per Villa Pamphjili. Nel polmone naturale di Monteverde in pieno giorno si consumano episodi di prostituzione tanto maschile quanto femminile, inoltre i “razziatori” - così gli habitué del parco hanno ribattezzato le batterie rom - non mollano l'assedio a prati e viali pronti a entrare in azione non appena i proprietari perdono di vista anche solo per un attimo borse, telefonini e zainetti. Non basta.

BARACCOPOLI
Nel parco c'è il racket dei posti letto. Decine di senzatetto e sbandati hanno trovato rifugio nelle ex serre e in altri manufatti abbandonati. All'interno lo scenario è desolante: giacigli dappertutto, pentole e tracce di fuochi, toilette ricavate alla meno peggio. E per dormire lì (con il pericolo di crolli della vecchia struttura in vetro e metallo) si sospetta che si sia disposti a pagare fino a 200 euro al mese. I signori del pizzo arriverebbero ogni mese su una Dacia Rossa con targa rumena per riscuotere il denaro. Mercoledì i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per spegnere sacchi di vestiti bruciati all'interno del cosiddetto Casale Rosso. L'Associazione ha persino stilato una mappa, molto dettagliata, consultabile dai visitatori, in cui vengono messe in evidenza, a seconda del diverso colore, le zone correlate ai tipi di reato: molestie sessuali; prostituzione maschile e femminile; droga e siringhe; bivacchi notturni; discariche. «L'abbiamo consegnata anche al prefetto Franco Gabrielli durante una sua visita al XII Municipio - spiega Paolo Arca, presidente dell'Associazione - ma lo scenario non è cambiato».


 

L'invito dell'Associazione è a guardarsi attorno, a evitare i pericoli, a denunciare sempre i reati subiti o sventati alle forze dell'ordine «perché abbiano l'esatta percezione di quanto avviene e possano destinare uomini e mezzi alla sorveglianza del parco». Gli aggiornamenti sul fronte degrado, poi, sono postati di continuo nella pagina Facebook del gruppo. «Specifichiamo per coloro che leggono le mappe - scrive l'Associazione - che la prostituzione consumata nella parte est di Villa Pamphilj è maschile e diurna; la prostituzione femminile viene invece consumata nella parte ovest, di notte, sul prato confinante con largo Martin Luther King grazie alle sbarre della cancellata, rimosse all'uopo». In una foto scattata a distanza alle 13,15 di lunedì scorso, si vedono due uomini di spalle camminare nella stessa direzione, uno a breve distanza dall'altro. «Il signore più avanti - si legge nel post - lasciata l'auto all'ingresso di via Leone XIII ha appena attraversato viale Nenni e si dirige verso la boscaglia dove si consumano gli incontri a pagamento. L'altro, quello che segue il primo, era seduto su una panchina: uno sguardo d'intesa e via, nella boscaglia anche lui. Tranquillamente, sotto gli occhi di tutti, di giorno, ogni giorno». A vendersi sono soprattutto giovani orientali, a cui si aggiungono sbandati slavi e italiani. Incontri pubblicizzati anche attraverso siti internazionali che dirottano su Villa Pamphjili turisti stranieri in cerca di emozioni hard. «E siccome i clienti sono spesso anziani e “insospettabili” - dice Arca - il timore è che prima o poi rapine o ricatti finiscano nel sangue».

LE IMMAGINI
Alle 15,30 del 18 marzo l'Associazione immortala tre giovani «mentre ripiegano verso l'ingresso su via Leone XIII 74». «Sono rom - scrive ancora l'Associazione - che fanno parte dei razziatori che operano nella villa. Prendono di mira persone non in grado di difendersi: ragazze, ragazzini, coppiette, anziani». L'Associazione ha girato le stesse immagini ai militari della stazione dei carabinieri Gianicolense. «Stavano puntando le borse lasciate a terra da tre ragazze che stavano facendo delle foto - dice ancora Arca - ho fatto appena in tempo a dire a quei tipi di andarsene. Non bisogna farsi intimorire». Ma l'ultimo raid segnalato è di mercoledì: «Hanno rubato i cellulari a dei ragazzini che si erano riuniti per festeggiare un compleanno». Insomma tra brace, colombe e cioccolata, lunedì occhio ai malintenzionati.
 

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