Roma, sul palco voci e danze dalla terra del fuoco: una serata per festeggiare l’Azerbaigian

Roma, sul palco voci e danze dalla terra del fuoco: una serata per festeggiare l’Azerbaigian
di Elena Panarella
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 24 Maggio 2017, 17:34 - Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 18:20
Un concerto di musiche e danze dalla terra del fuoco. Oggi va in scena al Teatro Salone Margherita, “Voci e Ritmi della Terra del Fuoco”, un concerto di musica e danze nazionali dell’Azerbaigian, organizzato dall’Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia, in occasione della Festa Nazionale e del XXV Anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica dell’Azerbaigian e la Repubblica Italiana.

Ad esibirsi, l’Ensemble Statale Azerbaigiana di Danza e Musica Fikret Amirov, istituita nel 1936 dal fondatore della musica classica azerbaigiana Uzeyir Hajibayli. L’Ensemble, famoso in Azerbaigian e in molti altri paesi, dopo circa 80 anni prosegue con successo la sua vita creativa portando nel mondo le sue opere. In Azerbaigian la musica ha sempre avuto un ruolo fondamentale, e fu azerbaigiana la prima opera nell’oriente musulmano, che risale al 1908. Azerbaigiana anche Shovkat Mammadova, prima donna cantante nell’ambiente musulmano che, per di più, si perfezionò proprio in Italia, a Milano, nella prima decade del XX secolo e Shafiga Akhundova, la prima donna a comporre un’opera nel mondo musulmano, nel 1972.

Il Mugham, genere musicale tradizionale azerbaigiano che risale al IX-X secolo, è conosciuto in tutto il mondo, e nel 2003 è stato dichiarato patrimonio orale e immateriale dell’umanità dall’Unesco. Molti sono gli strumenti musicali tradizionali dell’Azerbaigian che contribuiscono alla diffusione delle sonorità tradizionali azerbaigiane, creando ritmi che coniugano abilità classiche e suggestioni folkloristiche, come il tar, il kamancha, il saz, il gopuz, il rubab e altri.
Strettamente connesso alla dimensione musicale è il mondo delle danze tradizionali azerbaigiane, caratterizzate da tempi veloci e da abiti nazionali dai colori vivaci. La storia stessa della danza in Azerbaigian ha origini antichissime, come dimostrano le raffigurazioni di antiche danze nelle rocce di Gobustan, databili tra i 5.000 e i 20.000 anni fa. La musica, e la danza, uniscono i popoli in momenti di gioia ed armonia e con l’evento “Voci e Ritmi della Terra del Fuoco”, l’Ambasciata dell’Azerbaigian in Italia vuole ricordare il suo Giorno della Repubblica e insieme i 25 anni di rapporti diplomatici con l’Italia. 

Il 28 maggio 1918 nasceva la Repubblica Democratica dell’Azerbaigian, come primo esempio di Stato laico e democratico nell’Oriente musulmano. Sopravvisse 23 mesi, fino all’occupazione, il 28 aprile 1920, da parte dell’armata bolscevica, ma furono mesi sufficienti a gettare quelle basi che sarebbero poi state riprese alla riconquista dell’indipendenza, nel 1991: diritto di voto per le donne azerbaigiane, parlamento pluripartitico, e altre iniziative a testimonianza del carattere democratico dello Stato. Il concerto celebra anche i 25 anni di relazioni diplomatiche tra Italia ed Azerbaigian: un’amicizia che ha raggiunto il livello di partenariato strategico e che coinvolge tutti i settori, dal politico, come testimoniano le numerose visite bilaterali, all’economico, dagli ambiti dell’istruzione, alla cultura.
© RIPRODUZIONE RISERVATA