L’idea Sette artisti, non solo italiani, chiamati a interpretare il concetto di Europa, per indurre il pubblico alla riflessione sui temi socio culturali che investono e agitano l'Unione, hanno realizzato altrettante opere d'arte che fino ad aprile invaderanno molti quartieri della Capitale. I pannelli che ospitano le opere non sono le tele bianche, dunque, ma i cartelloni pubblicitari dell'Apa, l'agenzia pubblicità e affissioni di Roma, che ha messo a disposizione circa centocinquanta impianti per i lavori dei sette giovani artisti. Così, fino al 15 aprile sui cartelloni dell'Agenzia si alterneranno gli art work di Cristina Gardumi, Giuditta Gaudioso, Pax Paloscia, Chiara Tomati, Giulio Vesprini e il duo greco Blaqk, lavori che vanno dall'astrattismo, alla grafica artistica fino alla street-art, per un'operazione chiaramente destinata a invadere radicalmente il tessuto di Roma.
L'intento? Suscitare interesse nel più ampio numero possibile di spettatori. I luoghi? Da viale Tiziano a via Aldrovandi, da viale Belle arti a via Trionfale, da piazza Cinque giornate a corso Francia e poi ancora via Baldo degli Ubaldi, viale Medaglie d'oro, piazza Cavour. Sono cento le plance bifacciali 100x70, il più delle volte occupate dalle pubblicità di film e spettacoli teatrali, a ospitare le opere dei sette artisti eclettici e curiosi. Mentre circa una ventina i megaposter 4x3 che invadono la Cristoforo Colombo, viale Togliatti, via Suverato e via Portuense.
Art-work La mostra è curata da Antonella Di Lullo per Nufactory - una boutique creativa, che opera a Roma nel campo della promozione e della produzione artistica - in collaborazione con Teatro di Roma e vedrà la conclusione del primo progetto di mostra diffusa il prossimo 29 aprile quando, sul palco del teatro Argentina, andrà in scena lo spettacolo Il ratto d'Europa. «Abbiamo voluto offrire a Roma un'occasione per conoscere alcuni degli artisti contemporanei più quotati - spiega la curatrice, Antonella Di Lullo - senza passare per i classici canali espositivi di gallerie e musei». In questo caso l'Apa ha concesso gratuitamente gli impianti, senza richiedere alcun tipo di pagamento per l'occupazione. Un regalo, in sostanza, quello di Concept Europa, nato da gruppo di privati, a una città che, pur promuovendo la cultura, guarda ancora con profonda resistenza le espressioni artistiche più moderne.