Una risata allunga la vita: domenica è la festa del sorriso

Una risata allunga la vita: domenica è la festa del sorriso
3 Minuti di Lettura
Venerdì 5 Maggio 2017, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 23:12
Se un vecchio proverbio recita «Ridere fa buon sangue», per gli scienziati di tutto il mondo, ridere fa davvero vivere meglio e rappresenta la più semplice ed economica via per il benessere, sia fisico o mentale, nella vita come nel lavoro. Sono molteplici infatti i benefici sul corpo e sulla mente di una risata: migliora la circolazione del sangue, aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari, tiene il cervello allenato, contrasta ansia e depressione e contribuisce alla salute del sistema immunitario. Ma soprattutto, migliora il rapporto con gli altri e con se stessi, influenzando positivamente le relazioni a livello privato e, soprattutto, lavorativo. Basti pensare che gli studiosi della St. Edwards University di Austin, in Texas, conducendo uno studio su 2500 impiegati, hanno scoperto che l’81% si dichiara maggiormente produttivo se inserito in un contesto lavorativo dove regna il buonumore. Uno studio della Mayo Foundation for Medical Education and Research, riportato da Huffington Post,ha rivelato che ridere riduce drasticamente gli ormoni dello stress: il cortisolo del 39%, l’epinefrina del 70% e la dopamina del 38%. Allo stesso modo un’indagine della Loma Linda University, in California, riportata da Nature, ha evidenziato come, alla vista di un video comico, le beta-endorfine, che alleviano la depressione, aumentino del 27%. È quanto emerge da uno studio condotto da Espresso Communication su oltre 70 testate internazionali in occasione della Giornata Mondiale della Risata, che si celebra ogni prima domenica di maggio. Una ricorrenza nata come manifestazione a favore della pace nel 1998 su iniziativa del medico indiano Madan Kataria, fondatore dello “Yoga della Risata”. Personaggi autorevoli affermano il potere della risata. «È un toccasana, soprattutto negli ambienti lavorativi ad alto livello di stress – spiega Marina Osnaghi, prima Master Certified Coach in Italia, che utilizza spesso questa modalità nei propri corsi dedicati ai Leader per potenziare capacità di resilienza e velocità di risoluzione delle soglie critiche di stress – Superato il primo momento di imbarazzo nell’esperienza di una risata intenzionale e decongestionante, le persone si lasciano andare. Il gesto del ridere dona una ventata di aria fresca al cervello e in un istante gli approcci tra colleghi cambiano e svanisce il pessimismo. Si mette in atto un processo che impatta sulle funzioni ormonali: il corpo agisce sulla mente attraverso una nuova attitudine comportamentale. Ridere, anche senza motivo, è parte integrante dei corsi di destressamento: bisogna imparare a ridere superando la paura di sembrare strani e uscendo così dagli schemi di monotonia, aggressività o pessimismo, dalla propensione a incanalare dovere e responsabilità in un approccio severo e senza sorriso. Il mio consiglio è di scegliere di ridere, sempre, soprattutto nei momenti di maggiore stress, quando sembra impossibile e faticoso farlo. Anche sul luogo di lavoro. L’abitudine alla risata renderà tutto più semplice: ridere per il solo gusto di ridere favorisce la capacità di trovare nuove idee per uscire dal ristagno dei comportamenti obbligati. Ridere non fa scomparire il problema; eppure permette alla persona di ritrovare uno stato emotivo da cui ricavare una rinnovata energia per agire». Purtroppo esiste anche il rovescio della medaglia. Scott Weems, neuro-scienziato confermò sulle colonne del Wall Street Journal i benefici della risata, rivelando però che i sorrisi provocati da una forma diversa di risata, come quella nata da sarcasmo e battute sardoniche, può nuocere alla salute: come attestano le ricerche condotte dalla University of Western Ontario, chi possiede questo tipo di umorismo registra alti livelli di depressione, ansia e bassa autostima.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA