Il Lazio antico in 3D: monumenti, ville e grotte si esplorano via web

Il Lazio antico in 3D: monumenti, ville e grotte si esplorano via web
di Laura Larcan
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Martedì 9 Maggio 2017, 13:13 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 20:34

La grotta delle delizie di Tiberio a Sperlonga che prende vita tra giochi d'acqua e gruppi scultorei ispirati al mito di Ulisse, e la vertigine delle colonne colossali del tempio che gareggiava col cielo sul santuario di Giove Anxur a Terracina. Eccolo il grand tour del Lazio ai tempi dei virtuosismi multimediali. Gli appassionati di storia possono esplorare sul web un museo virtuale, dove i monumenti appaiono restituiti nella loro bellezza originaria in versione tridimensionale, sulla base di dati aggiornati. Nel terzo millennio, l'archeologia sposa la tecnologia.

Il progetto è ambizioso. A firmarlo, l'università La Sapienza con la Regione Lazio, da un'idea di Andrea Carandini col suo team di docenti (guidati da Paolo Carafa) e studenti di Antichità classica. Un progetto che viene da lontano. Prende vita dopo ben tre anni di studi preparatori sulla scia della pubblicazione nel 2013 dell'Atlante di Roma Antica. Nasce ora l'Atlante digitale del Lazio Antico, un'operazione titanica, talmente complessa da essere concepita come un work in progress di digitalizzazione di tutto il patrimonio archeologico del Lazio «propriamente romano»: vale a dire tutto quel territorio antico a sud del Tevere. «Sfruttando le potenzialità della piattaforma informatica - avverte il rettore della Sapienza Eugenio Gaudo - l'Atlante offrirà il più ampio accesso ai dati digitali del patrimonio archeologico sul territorio, il più possibile aggiornato attraverso le campagne di scavo più recenti, scoperte e studi». Un'autentica mappatura multimediale, che ricostruisce l'evoluzione dei paesaggi urbani dalla metà del IX secolo a. C. alla metà del VI d. C. Come? Qui viene il bello dell'operazione.

ESPOSIZIONE VIRTUALE. L'avventura è sostenuta dalla Regione Lazio con un fondo di 500mila euro per un percorso triennale nell'ambito del Progetto Arte Bellezza Cultura e Lazio Innova. Le risorse, infatti, sono destinate in forma di borse di studio a sostenere il lavoro di ricercatori e studenti laureandi che cureranno l'aggiornamento dell'Atlante. Campagne di scavo, scoperte, nuove interpretazioni, il lavoro degli ultimi 20 anni nel Lazio viene ora raccontato con immagini in 3D, per «rendere percepibile il mondo antico al grande pubblico» ama ribadire Carandini. Si potrà esplorare la villa romana di Torre Astura, fino a conoscere da vicino le bellezze della residenza della cosiddetta Villa di Cicerone a Formia, solo per fare alcuni esempi. Un viaggio che dalla Valle dell'Aniene fino a Ostia, si muoverà verso i Colli Albani, sino ad Anzio, per spingersi giù lungo la rotta di un Sud del Lazio tutto da riscoprire. Fare un elenco dettagliato dei siti è quasi impossibile.

ANDREA CARANDINI. L'atmosfera romantica di passeggiata tra le rovine millenarie resta intatta, ma la vertigine sta tutta nello spettacolo della ricostruzione tridimensionale. «Il Lazio attuale si compone di tre parti - spiega Carandini - la cosiddetta regione del Sannio che corrisponde alla Sabina, l'Etruria, ossia la regione alla destra del Tevere, infine il Lazio alla sinistra del Tevere che si divide, a sua volta, tra il cosiddetto Latium Vetus, il contesto più tradizionale del Lazio che corrisponde alla parte meridionale.

Il progetto dell'Atlante coinvolge proprio queste parti meridionali: ossia l'intero Lazio a Sud che come lo intendevano gli antichi era regione di Roma. Se avremo forze e risorse - auspica Carandini - completeremo la mappatura di tutta la regione». Di grande progetto scientifico parla Nicola Zingaretti: «Che punta a rivalorizzare il territorio e a far capire ancora di più quanto noi crediamo nella storia e nella bellezza come possibili pilastri del nostro sviluppo». Quando sarà attivo l'Atlante? Già da giugno gli studenti della Sapienza saranno al lavoro. A dicembre le prime dimostrazioni del sito web.

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