Il Gazometro compie 80 anni, festa grande con Ferzan Ozpetek

Il Gazometro illuminato nella Notte Bianca del 2006
di Alessandra Spinelli
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Mercoledì 12 Luglio 2017, 15:07 - Ultimo aggiornamento: 14 Luglio, 09:18
Puro incanto furono quelle mille luci bianche che svettavano nella notte, e che notte, la Notte Bianca del 2006, quando il Gazometro si accese nello skyline della Capitale, come una scultura di luce creata da Angelo Bonello,11 chilometri di tubi luminosi di gomma,  che  radunarono migliaia di curiosi sotto la grande cattedrale di ferro dell'archeologia industriale di Roma.  Ora la notte è illuminata dai lampioni del Lungotevere Vittorio Gassmann e del ponte della Scienza che lo unisce dall'altra parte del Tevere all'ex dogana,  alla centrale elettrica e al museo Centrale Montemartini all'Ostiense, e  a volte anche dai fuochi del degrado che brucia proprio sulle sponde del fiume. Ma domani a illuminarlo saranno ottanta candeline, perché il Gazometro  compie infatti 80 anni. E sarà festa grande anche con il regista Ferzan Ozpetek che ne ha fatto un protagonista del suo film  "Le fate ignoranti" e che lo frequenta spesso quando è a Roma: Nacque nella mitica epoca del Campidoglio quando il sindaco era Ernesto Nathan, dalla Società Italgas, ora Eni, costruito dall’Ansaldo di Genova e inauguarto il 13 luglio del 1937 con le sue 3.000 tonnellate di lamiere.
Negli anni NOvanta c'era un progetto per trasformarlo in Museo della Scienza, recentemente invece  l’ex presidente del municipio, il 5 stelle Paolo Pace,voleva farne  un museo tecologico. Ma ora c'è la richiesta di farne diventare un vero monumento di Roma.  «Nel nostro appello, firmato anche da Margherita Buy e Alessandro Gassman - spiega Nadia Faimo, del Comitato dei festeggiamenti  - chiediamo che il Gazometro venga prima di tutto vincolato dal ministero dei Beni Culturali con l’obbligo di salvarlo dalla ruggine ».
 
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