La storia corre su quattro ruote macinando kilometri per la “1000 Miglia 2023” che da Brescia è partita - simbolo indiscusso del glorioso passato dell’evento -, e a Brescia farà ritorno. Non prima di aver toccato il cuore della capitale in quel giro di boa sulla patinata Via Veneto, che sbrilluccica di cinema e piogge fuori stagione. “La corsa più bella del mondo”, come la chiamava Enzo Ferrari, ammiratore della gara passata alla storia grazie ai suoi padri fondatori, Giovanni Canestrini, Franco Mazzotti, Aymo Maggi e Renzo Castagneto, i ‘quattro moschettieri’ che dall’inverno del 1926 iniziarono i lavori per dar vita all’evento automobilistico cult nazionale. Quest’anno, il quarantunesimo della nuova edizione che evoca la prima storica, sono tanti i veicoli coinvolti.
Oltre quattrocento - 417 per esattezza -, impiegati nella manifestazione a bordo di cui spesso si ritrovano attori, beniamini della TV e del cinema e nuovi volti dell’etere e del panorama digitale, da cui provengono influencer e tik tokers da milioni di views.
Il tragitto ‘Ferrari Tribute’ ha visto l’equipaggio Milesi-Mozzi in testa alla tappa romana, ricevere il premio dai genitori del compianto Stefano Rabbito e poi, per la ‘Mille Miglia Green’, gara riservata a modelli full-elettric che raccontano un nuovo modo d’intendere la guida, è stato ospite il pilota Giancarlo Fisichella. Esempio avveniristico di vettura con guida autonoma, quella con a bordo Matteo Marzotto, testata dal Politecnico di Milano come sottolineano l’amministratore delegato Alberto Piantoni e la presidente Beatrice Saottini.
Nel roboante serpentone tanti i gioielli d’epoca tra cui si distinguono quarantasette vetture appartenenti ad Alfa Romeo, con preziosi esemplari della collezione del museo di Arese, dalla 1900 Sport Spider alla 2000 Sportiva. Tanti i volti presenti come Roberta Ruiu e Ludovica Frasca insieme alla dottoressa Viviana Galimberti a bordo della speciale ‘Pink Car’ per la ‘1000 Miglia Charity’, a favore della raccolta fondi per la ricerca sui tumori femminili.