Anguillara, i Cinque Stelle tolgono il divieto di balneazione dello "scandalo"

Anguillara, i Cinque Stelle tolgono il divieto di balneazione dello "scandalo"
di Chiara Rai
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Giovedì 27 Luglio 2017, 21:44 - Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 20:13
Sul lungolago di viale Reginaldo Belloni si torna a fare il bagno senza il timore di essere sanzionati dalla Polizia Municipale o venire controllati per l’abbigliamento che s’indossa: fino a ieri infatti, i bagnanti non potevano girare sul lungolago in costume da bagno o a dorso nudo.

L’amministrazione a Cinque Stelle di Anguillara Sabazia dopo poco più di due mesi revoca oggi l’ordinanza di divieto di balneazione sul lungolago di Bracciano. Un provvedimento che ha scatenato un fiume di polemiche, quello del 3 maggio 2017 n. 58, che non solo vietava di fare il bagno nella centralissima via Reginaldo Belloni - da piazza del Molo fino allo Chalet del Lago - ma anche di girare in costume o senza scarpe per il lungolago adiacente la spiaggia.

Prima che arrivasse questo provvedimento, alcuni cittadini avevano anche annunciato un ricorso al Tar perché, tra l’altro, l’ordinanza vietava, oltre la balneazione, di “camminare per le vie del paese, anche quelle adiacenti alle spiagge in costume e senza scarpe e a torso nudo” ma anche di  “stazionare con asciugamani e ombrelloni”. Un divieto, avevano evidenziato i ricorrenti, non di competenza del Comune e tra l’altro non giustificato ne da inquinamento, in quel tratto, del lago ne da problemi di carattere di ordine pubblico. 

E sembrerebbe proprio che non fosse di competenza del Comune vietare la balneazione nei tratti di spiaggia pubblici bensì dalla Regione con delibera di Giunta. Di fatti nell'ordinaza di revoca si fa giusto riferimento alla delibera Giunta Regionale con la quale è proprio l’Ente Regione Lazio ad individuare le acque destinate alla balneazione e le acque che ne sono escluse, nonché la durata della stagione balneare.

In un post sulla pagina Facebook della sindaca pentastellata Sabrina Anselmo, già nel mezzo di una bufera politica per il caso della condanna nascosta al MoVimento in fase di candidatura a sindaco, si legge: "Questo cambio - ndr revoca dell'ordinanza di balneazione -  è dovuto al completamento ormai imminente del progetto turistico programmato per la zona che prevede un frazionamento della spiaggia in vari settori. Seguiranno ulteriori aggiornamenti".

Ma sul social la revoca è di fatto stata presa anche come un atto di vittoria da parte dei fervidi oppositori a questo divieto imperativo a Cinque Stelle. Quelli, cioè, che hanno bollato l’ordinanza come “assurda” e illegittima  perché limitava di fatto un diritto alla balneazione da di residenti e turisti in nome di una “operazione decoro pubblico” che da molto non è stata compresa. C'è anche chi è rimasto deluso di quest'ultimo provvedimento perché ne ha apprezzato il tentativo fatto dagli amministratori di riportare il decoro sul lungolago. 

 
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