Roma, psicologi in ogni scuola: 12 milioni dalla Regione. La Giunta Rocca lancia gli “sportelli di ascolto”

L’iniziativa è indirizzata a tutti gli studenti del Lazio dalle elementari alle superiori

REGIONE La sede della giunta
di Fabio Rossi
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Domenica 21 Aprile 2024, 06:00

Un aiuto per prevenire il disagio psichico dei giovani, nelle scuole di Roma e del Lazio, ancora più importante in un periodo in cui questo tipo di problemi è sempre più sentito tra i ragazzi. La Regione ha lanciato l’iniziativa degli “sportelli ascolto” per il supporto e l’assistenza psicologica agli studenti delle scuole elementari, medie e superiori e degli istituti di istruzione e formazione professionale del territorio. Queste strutture saranno realizzate con il coinvolgimento di psicologi, che saranno individuati attraverso apposite procedure di selezione, in collaborazione con l’Ordine professionale regionale. Il progetto è finanziato con 12 milioni di euro di fondi europei - tratti dal Fse 2021-2027 per l’inclusione sociale - che garantiscono la copertura della attività di quasi tutte le scuole del Lazio.

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GLI OBIETTIVI

Sarà assicurata, in pratica, l’apertura di sportelli in tutti gli istituti, con giorni e orari di apertura dedicati agli studenti, in locali individuati all’interno dei rispettivi plessi scolastici.

Con l’avviso pubblico per la realizzazione di questi sportelli la Regione punta a «sostenere e potenziare i servizi finalizzati alla prevenzione del disagio psichico», rivolti ai giovani, con attenzione prioritaria che sarà rivolta «alle fasce più fragili e in situazione di difficoltà, sia nel contesto sociale che familiare». Il programma prevede due diverse attività. La prima è rivolta agli istituti dove sono già stati creati servizi di sostegno e ascolto di questo tipo: qui gli sportelli saranno rafforzati, con 120 ore annue per le scuole con meno di 300 studenti e 240 ore annue per quelle che superano questa soglia. Gli stessi livelli di servizio saranno quindi assicurati anche agli istituti che non offrono ancora questi strumenti ai giovani che ne avvertono il bisogno.

LE CURE

Nell’attuazione di questo progetto sono state definite forme di collaborazione tra gli sportelli di ascolto e i servizi territoriali delle Asl di riferimento. In particolare, le scuole e gli istituti di formazione faranno riferimento alle aziende sanitarie locali per «assicurare risposte adeguate agli eventuali bisogni di cura» che verranno rilevati proprio attraverso il servizio di ascolto. Questi servizi di supporto potranno essere richiesti anche da reti formate da diversi istituti (massimo cinque) che potranno scegliere di organizzarsi per aprire sportelli di ascolto in comune.

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