Ritorna l’incubo delle truffe agli anziani. Criminali che contattano con una scusa le vittime che riescono a raggirare per portare via denaro e preziosi. Venerdì pomeriggio nell’arco di due ore i truffatori hanno colpito altrettante persone. In via Rimini, è stata raggirata un’anziana di 85 anni. La donna è stata contattata da una donna che le ha detto di essere la nipote e che le servivano 6 mila euro perché dopo avere vinto un concorso era necessario pagare un workshop di formazione. La vittima ha creduto che quella voce fosse davvero di sua nipote. «Tu trova i soldi - le ha detto la falsa nipote - che poi passa una mia amica che ritira il contante». E così è stato. Una truffatrice è arrivata a casa spacciandosi per amica della nipote. Ha messo le mani su 4 mila euro in contanti e 2 mila in preziosi. Poco dopo l’anziana ha chiamato la vera nipote e così ha scoperto di essere rimasta vittima di una truffa. «Parlava come mia nipote, poi l’ho chiamata - ha detto la vittima - è ho capito». Un colpo anche psicologico per quel che riguarda queste tipi di vittime che tendono a non uscire più di casa.
IL SECONDO COLPO
Poco dopo, i truffatori hanno colpito in via Porta Cavalleggeri nell’abitazione di un’altra anziana di 83 anni.
PREVENZIONE E INCHIESTE
Molto è stato fatto in termini di prevenzione, con campagne mirate e condotte dalle forze dell’ordine, per far capire agli anziani quali e quanti siano i rischi che corrono anche nell’uso dei social da parte dei familiari. Un reato «odioso» per usare le parole del prefetto Lamberto Giannini che mina l’integrità e la sicurezza delle vittime, fa perdere in loro l’autostima e infligge un duro colpo non solo di natura economica. Tante sono state le inchieste, condotte negli ultimi mesi nella Capitale, che hanno portato polizia e carabinieri a compiere svariati arresti, alzano il velo anche su un giro ben rodati di truffatori che si muovevano dalla Campania scegliendo le vittime da colpire a Roma. Una fitta rete che per mesi ha collezionato colpi fino ad essere sgominata. Almeno cento episodi contati dalla polizia negli ultimi mesi e almeno diecimila raggiri, tentati o commessi a Roma negli ultimi due anni. Il problema però resta anche a fronte delle mutevoli e sempre più fantasiose tecniche che vengono utilizzate. Da ultimo, oltre ai sedicenti corrieri e oltre alla classica “truffa del nipote”, ci sono stati episodi denunciati che hanno visto come protagonisti falsi medici. Truffatori che, spacciandosi come sanitari delle Asl di riferimento, entravano in azione (di solito in coppia). Il primo effettuava dei finti screening mentre l’altro cercava preziosi e denaro da portare via. E non c’è zona o quartiere che sia esente dal problema. Gli ultimi episodio, oltre all’Appio e San Giovanni, si sono registrati a Casal Palocco, Tiburtino, Monteverde. Oltre ai tranelli che si annidano su internet le varie campagne informative hanno indicato dei consigli per gli anziani: non cliccare mai su un link, non aprire mai e-mail che arrivano da sconosciuti, istallare un programma antivirus e avere cura nell’uso dei social anche da parte dei parenti, come nipoti e figli.