Invasione di daini sulle strade verso il mare. Venerdì sera intorno alle 20.45 una trentina di esemplari hanno attraversato la parte finale della strada di ingresso di Fregene sud. Sotto lo sguardo stupito degli automobilisti diretti nel centro balneare. Gli animali correvano spaventati da una parte all'altra dei campi, tra l'Oasi di Macchiagrande e la lecceta, passando su via della Veneziana, strada diventata ora molto pericolosa. Niente incidenti per fortuna, perché i daini sono passati indenni tra le auto attraverso un varco protetto da un dosso, realizzato dall'Amministrazione comunale insieme alla azienda Maccarese. Un punto in cui dei pannelli elettronici segnalano con scritte luminose il pericolo per gli automobilisti quando la fauna selvatica si avvicina ai sensori retrostanti.
«Ma trenta daini, tra adulti e cuccioli, in pratica una mandria in piena estate all'ingresso di un centro balneare dove si riversano migliaia di persone non può essere un fenomeno normale», commenta Mauro, residente di via della Veneziana.
L'invasione dei daini a Fregene è diventato un problema negli ultimi anni, oltre alle strade alcuni si spingono anche in riva al mare.
IL CENSIMENTO
Il monitoraggio della popolazione è stato effettuato con binocoli, cannocchiali, fototrappole, in alcune giornate sono stati visti anche 62 esemplari tutti insieme, con una popolazione divisa tra giovani 30%, maschi 15% e femmine 55%, in particolare all'interno dell'Oasi del WWF dove il numero è risultato consistente. «L'aumento demografico degli ultimi anni - conclude lo studio - dimostra l'importanza di un controllo numerico della popolazione al fine di evitarne la propagazione su ampia scala. Il decreto ministeriale 19 gennaio 2015 classifica il daino come specie parautoctona, non escludendo la possibilità di attuare interventi di controllo o eradicazione locale». Eradicazione non semplice da realizzare.