Commovente il ricordo sul palco della prima sagra di 69 anni fa. «Nel dopoguerra Ladispoli era vuota e serviva qualcosa per riaccendere la passione e l’entusiasmo dando spazio ad una fiera che esaltasse il prodotto locale», rievoca Claudio Nardocci, presidente della Pro loco. Più di 100 unità in servizio tra le forze dell’ordine, la protezione civile e le associazioni di volontariato. Controlli serrati contro i venditori abusivi. La polizia locale – conferma il comandante Sergio Blasi - ne multa pochissimi, neanche una decina perché in calo rispetto al passato, scoraggiati evidentemente dalla presenza dei vigili urbani.
Di conseguenza migliora la vendita dei coltivatori diretti, circa 3mila pezzi, quindi 50mila carciofi piazzati solo in piazza Rossellini. Bene anche la solidarietà per Francesco e Marco Camerini, i due fratellini di Cerveteri affetti dal morbo di Batten. Molti giocatori di serie A, tra cui De Rossi, Parolo, Immobile, Bernardeschi e Zaniolo, hanno donato la loro maglia per un’asta che ha portato nelle casse della famiglia almeno 8mila euro. «Una delle notizie più belle di questa sagra. Siamo soddisfatti complessivamente di come è andata, nonostante qualche scherzetto del meteo», dice Alessandro Grando, sindaco di Ladispoli. Una domanda assilla i coltivatori locali: ma i russi importeranno i carciofi? «Stiamo lavorando affinché si raggiunga l’obiettivo. La delegazione di Voronezh non conosceva prima i carciofi, ci hanno chiesto come poter procedere all’esportazione», conferma Grando. A chiudere i fuochi d’artificio.
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