Ma una cosa è certa: per tutti, a Palazzo Senatorio, l’avventura del dirigente emiliano è all’ultima curva. Sarà il quarto presidente di Ama a saltare, da quando il M5S governa Roma. Bagnacani è rimasto senza coperture politiche, dopo l’addio di Montanari. Al Cda ci sarà anche un rappresentante della giunta. In Campidoglio dicono che per la successione, c’è già la soluzione pronta. Tra i nomi discussi in questi giorni, c’è Stefano Zaghis, che sembrerebbe però destinato al posto di diggì. Per la poltrona che fu di Montanari, da assessore all’Ambiente, Raggi non ha ancora deciso. Avrebbe voluto Laura D’Aprile, ma la dirigente a capo della Divisione Rifiuti del Comune vuole restare dov’è, a presidiare un ufficio che ha dovuto contrastare molte pressioni, in questi mesi, a partire dagli autodemolitori. C’è chi ha proposto la portavoce del ministro Costa, Stefania Divertito, apprezzatissima ai piani alti del M5S, sia nazionale che romano, e giornalista con un marcato profilo ambientale. Ma anche lei avrebbe preferito restare al suo posto.
Raggi sta vagliando diversi nomi. C’è chi ha suggerito Mario Tozzi, geologo e popolare volto tv, dopo avere condotto programmi come “Gaia” sulla Rai e “Atlantide” su La7. Nel Cv ha pure qualche esperienza amministrativa, alla guida del Parco dell’Arcipelago Toscano e di quello dell’Appia antica. Raggi sta vagliando anche il profilo di Rossano Ercolini, coordinatore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero, che nel 2013 ha ricevuto il Goldman Environmental Prize. Qualche consigliere grillino vorrebbe fare il salto da assessore, ma Raggi ha messo il veto: le regole M5S vanno rispettate. Nessun incarico anche per l’ex assessora Paola Muraro, un possibile ritorno seccamente smentito dal Campidoglio.
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