Caro Ignazio, ho letto con attenzione le tue parole. Anche io amo profondamente Roma, la nostra città. Mi trovo d’accordo su alcune idee da te proposte. Un punto è particolarmente interessante: la gestione del Fondo Nazionale Trasporti da assegnare direttamente a Roma senza la fallimentare mediazione della Regione Lazio. Malgrado i tanti ostacoli, in questi cinque anni ho messo in strada 900 nuovi autobus: 150 di questi sono frutto di un finanziamento al quale ho dato il via a seguito di una gara che hai avviato tu. I bus sono ancora pochi ma nel prossimo mandato ne arriveranno altri 1.500 di cui 500 completamente elettrici. Dopo aver salvato Atac, mantenendola pubblica, e i suoi 12mila lavoratori, abbiamo ringiovanito il parco mezzi. Era necessario perché, per i motivi da te esposti, negli ultimi 10 anni precedenti erano stati acquistati solo 300 bus... È giusto il tuo ragionamento. Se le risorse del Fondo Nazionale Trasporti fossero trasferite direttamente a Roma, si potrebbero finanziare immediatamente tante infrastrutture. Ho un programma già avviato, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) con una pianificazione precisa da qui al 2030. Alla città serve una massiccia “cura del ferro”. Con il Pums abbiamo previsto 38 km di nuove metro (con il prolungamento delle linee A, B e C) e 67 km di nuove linee tram e funivie. Occorre portare avanti i progetti di ammodernamento e potenziamento del nodo ferroviario di Roma, nonché la trasformazione di alcune linee ferroviarie urbane in metro di superficie. E poi nuove piste ciclabili: in questi anni ne ho realizzate oltre 65km.
Finalmente ci siamo lasciati alle spalle il passato di “Parentopoli”, che anche tu hai combattuto, e dei favori agli amici degli amici.
È vero: la cultura è un’opportunità di ricchezza. In questo momento la priorità è il lavoro e questo settore deve essere rilanciato in quanto grande volano per la creazione di posti di lavoro. Sull’idea del Parco archeologico centrale sono disposta a parlarne volentieri.
Sul tema sicurezza credo che un maggior presidio del territorio da parte di tutte le forze dell’ordine sia auspicabile. Ti dico ciò che ho fatto in questi anni: ho assunto oltre 1.300 nuovi agenti della Polizia Locale. Non basta. Credo che la sicurezza si porti anche con l’illuminazione pubblica. L’ho portata in quartieri che ne erano sprovvisti da quasi 40 anni! Abbiamo installato migliaia di telecamere in tutta la città e tutte collegate con la Sala Sistema Roma.
Ultimo punto: le periferie. Io ci vivo. Vanno rilanciate con progetti di rigenerazione urbana. Ne ho presentati 100 a settembre al Mipim, la più importante fiera sull’immobiliare in Europa. Sono convinta che il duro lavoro fatto sul riordino dei conti e dei bilanci stia dando i suoi frutti. Standard&Poor’s, una delle più importanti agenzie di rating, ha cambiato l’outlook su Roma Capitale da negativo a stabile. E i grandi investitori stanno tornando e hanno voglia di investire nella nostra città. Questo perché qui le cose si fanno e si fanno bene. Ora abbiamo davanti tre grandi sfide: il Pnrr, il Giubileo 2025 e l’Expo 2030. Sono una grande opportunità per Roma. Per i nostri cittadini.
*Virginia Raggi, sindaca di Roma