Sull’Ardeatina anche la lucciola non brilla

di Raffaella Troili
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Mercoledì 24 Maggio 2017, 00:02
Se passate per l’ardeatina 
consiglio di far chiudere
gli occhi ai bambini, uno schifo
immane tra monnezza e prostitute

Massimo Orazi

La prostituta si cambia gli slip semi sdraiata sul materasso e circondata da una montagna di rifiuti. L’occhio curioso rimbalza da una parte all’altra, c’è una donna seminuda e un cumulo impressionante di immondizia che rischia di rubarle la scena. Nell’insieme è tutto così triste e surreale da lasciare senza parole, l’improbabile completo rosso di pizzo della lucciola che lascia zero margini alla fantasia fa meno effetto della discarica a cielo aperto che costeggia la strada dove lei e altre battono senza battere ciglio. Più avanti una ragazzina discinta gioca con il cellulare piegata sulle gambe e i tacchi vertiginosi, un’altra si trucca, un’altra ancora prende a calci la terra. Incuranti dell’aria maleodorante, del paesaggio sgangherato, del rischio infezioni che “traspira” la zona. 

Scene ordinarie lungo la via Ardeatina dove, dopo una rotatoria, la strada diviene terra di nessuno. Se un tempo a suscitare imbarazzo specie se in presenza di minori era solo l’esercito di squillo, agguerrite quanto spigliate con indosso solo un paio di autoreggenti, ora lo “spettacolo” è quell’ammasso di rifiuti di ogni tipo, lungo il ciglio della strada. Duecento metri di immondizia e indifferenza al confine con Albano, Ardea e Pomezia, dopo via Cancelliera. In realtà di competenza del IX Municipio anche se l’Ama continua a negare. Intanto i rifiuti continuano ad aumentare, degrado porta altro degrado e la precedente suggestione della campagna romana è già alle spalle. La discarica fa vergognare chiunque passi con la macchina, la percezione di essere lontani dalla civiltà è davvero forte. Intanto le prostitute accendono il fuoco.
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