Imparare a leggere ad alta voce (e fare del bene agli altri)

Imparare a leggere ad alta voce (e fare del bene agli altri)
di Pietro Piovani
2 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Febbraio 2018, 00:02 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 16:11

Un progetto che vuole dare respiro alle parole, vuole
comunicare ad alta voce le emozioni, il pensiero, i sentimenti
Molte voci tanti libri



Si dice che chi aiuta gli altri aiuta sé stesso (frase in genere attribuita a Seneca, ma anche a Tolstoj, a Confucio e ad altri ancora: bisogna diffidare delle citazioni). Eccone un esempio pratico. A Roma è nata una onlus che si chiama “Molte voci tanti libri” e ha lo scopo di portare i libri a chi non può leggere. Ovvero di organizzare letture negli ospedali e nei centri per anziani per far provare l'emozione della lettura a chi ci vede poco, a chi è troppo stanco o malato per tenere un libro in mano, o semplicemente a chi, per esempio nelle carceri, può trovare un momento di conforto nell'ascoltare insieme agli altri le pagine di un romanzo.

La curiosità sta nel fatto che a leggere ad alta voce non saranno dei professionisti, ma volontari preventivamente selezionati ed istruiti con un corso di formazione tenuto dall'attrice Vanna Locatelli. Spiega uno dei fondatori della Onlus, Pierluigi Koch, che nella vita è un pediatra, pneumologo e allergologo: «L'idea mi è venuta quando, dovendo stare accanto a una persona malata, la madre di mia moglie, le ho letto un libro. Mi sono reso conto di quanto un anziano possa avvantaggiarsi dall'ascolto delle parole scelte da narratori e poeti: la lettura diventava quasi una terapia». Koch elenca precedenti persino troppo illustri, come quello di Samuel Beckett che leggeva a un ormai quasi cieco James Joyce.

Domani l'associazione inaugura la sua attività con un brindisi, una presentazione del progetto e anche un gioco letterario: una gara che consiste nell'indovinare gli incipit dei romanzi famosi. Per chi fosse interessato a partecipare, e perché no a diventare un bravo lettore a voce alta, l'appuntamento è alle 19 in via Antonio Musa 15, presso la sede dell'Associazione Italiana di Psicologia Analitica. 

pietro.piovani@ilmessaggero.it
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