Lo strano caso dei gabbiani pigri e ciccioni

Lo strano caso dei gabbiani pigri e ciccioni
di Mauro Evangelisti
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Sabato 3 Giugno 2017, 00:05
Treni bloccati  a #Termini,  previsto servizio sostitutivo assicurato da gabbiani
@francescococcot

Diciamolo: i gabbiani a Roma si stanno un po’ allargando. Sarà che avevamo in mente l’idea snella di libertà che un tempo richiamavano le loro foto in volo sul mare, sarà che pensiamo istintivamente al messaggio new age del gabbiano Jonathan Livingston che andava di moda qualche decennio fa. «Più d’ogni altra cosa al mondo, a Jonathan Livingston piaceva librarsi nel cielo»; sì, vabbè, magari valeva per Jonathan Livingston: i gabbiani romani che sono sempre più grassi e sedentari. Se ne vanno in giro indolenti tra i rifiuti alla ricerca di cibo e stanno vincendo, come dimostrano alcune immagini pulp, la battaglia con i topi per l’esclusiva nel rovistaggio tra la spazzatura. Sarà per la loro stazza che è misteriosamente aumentata avvicinandosi pericolosamente a quella di un tacchino, ma passeggiano per Roma un po’ coatti. Sempre più antropomorfi come in un film della Disney, l’altra notte un gabbiano attraversava in via Barberini tranquillo e ciondolante (ma sulle strisce, gli va dato atto). E sì, sono sempre più aggressivi, tanto che ai Musei Capitolini, per mettere in guardia i turisti che hanno ancora in mente le solite immagini stereotipate di gabbiani che spiccano in volo, hanno appeso un cartello, scritto in italiano ma anche in inglese, in cui si legge: «Attenzione ai gabbiani, possono attaccare». Insomma, anche per i gabbiani che stanno occupando Roma deve valere il proverbio: «When in Rome, do as the Romans do».

mauro.evangelisti@ilmessaggero.it
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