Il tassista gentile e lo sconto rosa dimenticato

di Raffaella Troili
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Mercoledì 4 Gennaio 2017, 00:23
il tassista mi ha fatto lo sconto 
perché ha detto una parolaccia 
mentre guidava, se sapesse quante ne 
penso io je dovrei lascià la borsa

@Supervicky78

Il tassametro dice una cifra, Domenico ne dice un’altra e dato che nessuno fa sconti, specie nella jungla metropolitana, per un attimo i conti non tornano. «Per le donne, dopo le 22, c’è una tariffa agevolata…» dice lui timidamente di fronte alle nostre insistenti richieste di chiarimenti. Già, è vero, la tariffa rosa per le donne in giro sole di notte. Ma il tassista del 3570 è uno dei pochi a ricordarselo che, dopo anni in vana attesa di galanteria, ce lo siamo scordati pure noi… Lo stupore è tale da far sentire in imbarazzo per quella piccola riduzione, forse anche lui si sente osservato troppo, verrebbe voglia di fotografarlo, farsi un selfie con quella specie rara, quell’autista strano, educato, in via d’estinzione, ma chi l’ha portato Babbo Natale? Anche i ringraziamenti sono esagerati, ce ne rendiamo conto, ma di fronte a chi sotto le feste arrotonda al ribasso, la meraviglia è tanta. Quel 10% di sconto è finito, come si dice, in cavalleria, in poche hanno la faccia tosta di farlo presente, altrettanto pochi sono i tassisti che ne tengono conto. Era una delle tante agevolazioni annunciate per favorire gli spostamenti in sicurezza delle donne, sole, di notte, all’indomani di qualche fattaccio di cronaca romana. Poi si sa, c’è la crisi, la concorrenza sleale, i tassisti stanno tutto il viaggio a lamentarsi, se sono in vena ti fanno una capa tanta che tra una battuta e l’altra si è arrivati in un baleno a destinazione, pur volendo passa pure la voglia di ricordar loro dello sconticino. “Varese 14” parla poco, invece, sarà stanco come noi. Ma non dimentica le parole giuste.
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