Ma quali rockstar, il sold out è dei romani

Ma quali rockstar, il sold out è dei romani
di Davide Desario
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Martedì 17 Gennaio 2017, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 02:45
Ma come sei finita amoR
all’incontrario? Voglio brindà
con la cicuta, a sta Città che resta muta
#Roma #ApritiCielo

@PaoloDiEgidio

Roma canta sempre più Roma. D’altronde si deve essere un po’ stufata delle rockstar di Oltreoceano e dei loro concerti di plastica, sempre più costosi e complicati (vedi U2). E probabilmente si è stancata anche di quei cantanti preconfezionati, senz’anima e senz’arte, sfornati dai talent show.

Roma, ora, applaude sempre più il “Made in Roma”. Grazie alle piattaforme digitali e alla condivisione dei videoclip (spesso girati proprio nei quartieri della Capitale) sui Social, ha imparato a conoscere artisti nati all’ombra del Colosseo.

Gli esempi sono tanti. È notizia di ieri che il singolo “Completamente” dei Thegiornalisti ha conquistato addirittura il disco d’oro digitale. Loro, romanissimi, si chiamano Tommaso Paradiso, Marco Antonio Musella e Marco Primavera e suonano insieme dal 2009 ma adesso i loro concerti sono sempre sold out. Ha già riempito il Palalottomatica con due mesi d’anticipo anche Alessandro Mannarino al punto di dover organizzare una seconda data: roba da far invidia a mezza Italia. Originario di San Basilio ha iniziato a esibirsi nei vicoli del rione Monti e poi nei locali. Le sue canzoni poetiche e dure sono uniche, come questa città. Calcutta, all’anagrafe Edoardo D’Erme, in realtà è originario di Latina ma da Roma si è fatto adottare: e sono tanti i romani che si rispecchiano in quei testi realistici e un po’ crepuscolari, un Gozzano 2.0. Anche per lui concerti strapieni. Come per Piotta (Tommaso Zanello da piazza Bologna) e per l’Orchestraccia (band di attori e cantanti romanissimi).

Chissà che proprio dalla musica Roma non possa trovare lo slancio per ripartire.

davide.desario@ilmessaggero.it
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