Rotta e sparita, storia triste di una panchina

di Maria Lombardi
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Venerdì 17 Febbraio 2017, 00:05
Eur, poi c’è chi si diverte a spaccare le panchine del laghetto
@riprendroma

Storia triste di una panchina, anzi di due. È vero, sono tutte tristi le storie delle panchine a Roma: un premio a chi riesce a fotografarne una che non sia dimezzata. Ma questa lo è di più perché c’è stato uno speciale accanimento nei confronti di sedili di marmo di piazza della Chiesa Nuova, di fronte a Santa Maria in Vallicella. Non uno spazio qualunque, ma un piccolo salotto tra corso Vittorio Emanuele e via dei Filippini, con la fontana della Terrina e l’oratorio opera di Borromini. Ne hanno fatto fuori una, colpita e frantumata. Vandali, chissà. A terra i pezzi di travertino, faceva male vederli abbandonati lì. Finché, con comodo, l’hanno riparata e tutto è tornato come prima, Per poco, però, la scorsa primavera è toccato all’altra. Un mezzo dell’Ama salito sul marciapiede del sagrato per svuotare i contenitori dei rifiuti l’ha travolta.

Di nuovo briciole di marmo, è rimasta in piedi solo una colonnina.
L’ex panchina è stata transennata e per quasi un anno è rimasta ingabbiata con la rete di plastica arancione. A gennaio – i soliti vandali, chissà – hanno abbattuto pure la protezione di metallo. Tutto rotto, del salotto non restavano che cocci sorvegliati dai barboni che di notte si sistemato sulle scale della chiesa cinquecentesca. Da qualche giorno, la panchina in frantumi è sparita. Forse riapparirà, i residenti del rione Parione lo sperano, forse lì resterà uno spazio vuoto. A ricordare questa storia triste e tutte le altre, nella città delle mezze panchine.


maria.lombardi@ilmessaggero.it
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