Un passo indietro, la primavera batte i selfie

di Raffaella Troili
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Mercoledì 22 Marzo 2017, 00:14 - Ultimo aggiornamento: 17:01
se avrai un sentimento...
un’altra primavera vedrai...
sarai ricco ed immenso...volerai anche tu
Buongiorno e buona primavera a tutti

Paola Mevi

Un passo indietro. La primavera è più bella di noi, del nostro ego, dei nostri selfie, dei nostri a volte banali post. I colori dei giardini di marzo, delle fioriture più forti dell’incuria, del sole caldo che innamora e del cielo serale che consola, hanno invaso le bacheche e tutto sembra più spontaneo, vero e meno aggressivo. Uno scatto in meno per tutti, meglio non mettersi a confronto con la natura che rinasce, meglio lasciarle tutto lo spazio che merita. Calle in fiore, mimose e fiori di pesco, da qualche giorno hanno preso il posto delle solite facce stanche, buffe, pensierose, anonime. Non c’è tempo di ostentare, nemmeno la voglia, questa primavera così bella ha spazzato via ogni esibizionismo. Era nell’aria, quell’odore magnetico, quella voglia improvvisa di fare e pure l’altra opposta di rimanere a guardare. Già prima della data ufficiale, ieri, e già prima che scatti l’ora legale. 

Tempo per mettersi in mostra tornerà: i piedi in acqua, le gambe stese e accavallate in spiaggia, il bicipite, il cappello di paglia e tutto lo sfoggio che si fa d’estate. Ma di fronte alla primavera, un moto di spontanea umiltà attraversa i social, il vestitino leggero non merita d’essere postato, chi osa la giacca più chiara non informa tutti in tempo reale. Parchi verdi, alberi dalle chiome rosa, ramoscelli, uccellini non serve il ritocco di Instagram, uno spettacolo irruento nella sua timidezza, ha sbaragliato improbabili giornate della felicità (di lunedì, poi), cinismi incontrollati e giornate della poesia. Anzi no, uno di verso ci sta tutto: “Vieni, usciamo. E’ tempo di rifiorire”, lo diceva D’Annunzio, tutti lo pensano.
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