che fanno tagliare i capelli
ai bimbi in età scolare come il più
greve dei calciatori o delle gang
@CriPil12
Augusto alla fine si è arreso. Una vita da barbiere, il mestiere tramandato ai figli, la bottega un po’ moderna e un po’ retro, per stare al passo con i tempi, la clientela inossidabile. E poi un bel giorno una generazione di pischelli gli si presenta solo per chiedergli, foto pronta nel display, «Voglio i capelli di Cristiano Ronaldo. Rasati ai lati, alti sopra, ma non troppo, le righe o la z». Le teste dei calciatori dettano la moda tra i giovanissimi, i barbieri si adattano, «le vogliono tutte così, tutte uguali». Se non è il ciuffo di Ronaldo, è l’onda di Dybala, o la cresta alta di El Shaarawy, per fortuna pochi Nainggolan hanno il permesso di tornare a casa. Ma i giovani s’ispirano anche alle teste alternative dei rapper, da dj Ax a Fedez e dei cantanti come Justin Bieber e Justine Timberlake. I parrucchieri rasano di qua, alzano di là, cercando di accontentare le richieste di tutti. Una cresta non si nega a nessuno, nonostante le mamme storcano la bocca «perché sta tanto bene con i capelli lunghi…». Addio riccioli e frange sbarazzine, tante teste uguali si aggirano orgogliose per le città e le spiagge. Chissà, con i capelli uguali ai propri idoli si sentono anche loro più forti e vincenti, tutto il contrario di Sansone che, rasato, perse la forza. Peccato che a nessuno piaccia la testa matta di quel capellone di Albert Einstein…
raffaella.troili@ilmessaggero.it
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