«Trilly è volata in cielo, ora è con il nonno»

di Marco Pasqua
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Lunedì 13 Marzo 2017, 00:05
Un gatto offre amore incondizionato, non chiede nulla. Un amore che non discute, non tradisce, non ferisce...
@Passionegatti 

Trilly era entrata nella vita di Umberto e Daniela 18 anni fa. Per caso e, in fondo, anche per fortuna (la sua, ma anche la loro). Era incastrata nel motore di un’auto e, con i suoi lamenti, una mattina di inverno, è riuscita a farsi notare da Daniela, che stava andando al lavoro. Mai avrebbe immaginato che quella creatura pelosa, che stava nel palmo di una mano, avrebbe stravolto la sua giornata e, soprattutto, la sua vita. Dopo aver estratto la gattina dal motore, l’aveva tenuta con sé in ufficio e l’aveva sistemata in una scatola di cartone. Era terrorizzata da tutto e tutti, lei che si era appena affacciata alla vita e ha rischiato di terminarla dentro ad una macchina. «Abbiamo un ospite», disse al marito rientrando in casa quella sera. Per due giorni ha dormito nascosta dietro al sifone del bidet, dove pretendeva di mangiare e dove Daniela e Umberto l’hanno accarezzata per farle capire che non le avrebbero voluto fare del male. Ci ha messo poco per capire che quelle due persone erano la sua nuova famiglia. Anno dopo anno, è entrata a far parte della loro vita, ha condiviso sorrisi e lacrime, dispensando sempre coccole incondizionate. E quando è arrivato Pietro non ha mostrato nessun segno di gelosia, accogliendo nella famiglia il suo nuovo fratellino umano. Ma il tempo passa, nessuno può fermare la clessidra che, spietata, ci porta via gli affetti. Così, qualche giorno fa, Trilly se ne è andata. Prima che chiudesse per sempre i suoi occhi, Umberto le ha potuto prendere la zampetta e accarezzarla, ancora un’ultima volta. Pietro ha capito tutto: «Papà, ma Trilly è salita in cielo dal nonno?».

marco.pasqua@ilmessaggero.it 
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