Studenti, chissà cosa vi siete messi in test

di Maria Lombardi
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Venerdì 8 Settembre 2017, 00:05
Raga’ che ansia per i test di ammissione all’università. Questa mia estate è stata solo ansia e studio, ansia e studio
@sheeranikigai


Sì, la vita «è tutta un quiz....». Non si vincono più milioni in tv, come prometteva Arbore, si vince il futuro. Una crocetta sbagliata e scordati il camice bianco. Ti pare giusto? Una domanda bastarda e si finisce in un altro sogno, non il tuo. Ma tu ce l’hai un piano b? Ecco, è consigliabile averne tanti di piani b, perché qui è tutto un quiz, anzi un test. L’università, una scommessa. A Medicina c’è poco da sperare, ma hai visto quanti candidati? E poi i quesiti di logica, ti fanno sentire uno stupido. Tutta l’estate passata a fare simulazioni e corsi. Sbagli tre X e poi? Vabbè, si può provare con biologia o farmacia, la facoltà diventa un ripiego. A Tor Vergata, ai test di Economia, l’altro giorno, c’erano più di mille candidati a contendersi 45 posti. Ci si ritrova alla Sapienza, entrano tutti. Gli studenti protestano con la maschera di panda, questo sistema lo trovano ingiusto, rischiano di restare fuori anche i più bravi. Chi difende il numero chiuso (c’è quello programmato a livello nazionale e quello scelto dai singoli atenei) dice di pensare alla qualità degli studi. Vero, nelle aule sovraffollate si soffre troppo e si impara meno. Ingiusta - o meglio fuori dal mondo - forse è la scuola che a tutto questo non prepara nemmeno un po’, qualche versione di latino in meno e qualche esercizio di logica in più farebbero solo bene. Dalla maturità ai test, un salto nel vuoto. Noi quasi tutti bocciati, si scherza tra ex compagni, ma che razza di liceo abbiamo fatto? Consoliamoci, ai tempi di Ovidio i test li avremmo passati.
maria.lombardi@ilmessaggero.it
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