Il sorriso di Chiara si spegne nel disinteresse

Il sorriso di Chiara si spegne nel disinteresse
di Raffaella Troili
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Mercoledì 18 Ottobre 2017, 00:05
Tesoro bellissima nn perdere
mai il sorriso Chiara tu sei
forte sei una guerriera
e le guerriere non mollano mai

Jole Jolanda Gallozzi

Chiara Insidioso non guarda più nel vuoto, sorride curiosa, scrive con il pc, a primavera hanno detto alla mamma che «ce la troviamo in piedi», chissà. Chiara Insidioso massacrata di botte dal fidanzato e ridotta in stato vegetativo la sua parte l’ha fatta, la fa ogni giorno, per tornare a vivere. Piccoli grandi passi, lo dice con gli occhi, gli stessi in cui si legge che adesso sa che nulla sarà più uguale, dopo la violenza subita il 3 febbraio del 2014. Eppure, per Danielle, la mamma, di più si può fare: Chiara se lo merita. Per questo sta raccogliendo firme per consegnare una petizione al presidente della Regione e al ministro della Salute.

«Dall’agosto 2016 mia figlia è ospite di un istituto di lunga degenza assieme a sei pazienti in stato vegetativo: non è una permanenza che le giova ora che la sua mente è di nuovo attiva e vivace. Chiara ha il diritto di avere una casa e un’assistenza, invece dopo tante promesse è stata abbandonata nel deserto». I progressi di Chiara, grazie ai medici, alla riabilitazione, ai familiari ma anche alla sua tenacia e voglia di vivere, sono a questo punto imprevedibili. «Chiedo che le vengano riconosciuti i suoi diritti, come recita la legge 104». Intorno a Chiara, che a dicembre compie 23 anni, medici e familiari si interrogano e dividono, c’era il primario che sosteneva fosse pronta per un ricovero diverso e chi sostiene che la strada è ancora in salita. Di certo, più attenzione, questa ragazza tornata a sorridere dall’inferno l’avrebbe meritata.
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