Storie di ordinaria maleducazione quotidiana

(Foto Ansa)
di Mauro Evangelisti
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Sabato 9 Settembre 2017, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 05:25
Ho preso la metro dopo mesi e
ho notato che avete imparato
a stare a destra sulle scale mobili. Non ce
speravo più. E invece #evoluzione #Roma

@angieebasta

Magari siete tra coloro che guardano ipnotizzati i video su Youtube della metropolitana di Tokyo, con i passeggeri tutti ordinatamente in fila in attesa di salire sul treno. Oppure siete stati ad Hong Kong e avete osservato ipnotizzati i residenti che sulle scale mobili all’aperto si schierano tutti a destra, per lasciare spazio a chi va di fretta. Poi c’è Roma: prendete la metro A a Termini e no, i passeggeri non si mettono tutti religiosamente in fila in attesa di salire, si sparpagliano a caso, anche perché la banchina non è abbastanza spaziosa. Una fazione fastidiosa poi invece di aspettare che i passeggeri scendano dal treno prima di salire, come vuole il bon ton e il buon senso, si lancia dentro aumentando l’ingorgo.

Prendete le scale mobili e siete di fretta perché dovete salire alla stazione ferroviaria e il treno sta per partire? Serenamente, in molti si schierano due a due sulle scale mobili, bloccano il passaggio, come se fosse troppo complicato mettersi tutti nello stesso lato (qualcuno però su Twitter segnala piccoli miglioramenti su questo fronte). Si dirà: nel caos della stazione capita di sbagliare. Macché, guardate le scale mobili di un centro commerciale, dove tutti a Roma dovrebbero essere rilassati: anche lì, ci si schiera due per due, manco fosse la barriera di una squadra di calcio prima della punizione, e poco importa se qualcuno ha fretta e vorrebbe salire più velocemente. Si dirà: ma sono piccolezze. Vero, ma sono anche la rappresentazione di una parte di città (non tutti i romani, sia chiaro) che non pensa mai di fare un piccolo gesto per facilitare la vita degli altri.

mauro.evangelisti@ilmessaggero.it
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