Strisce blu e strisce bianche, il rebus scooter

di Mauro Evangelisti
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Sabato 25 Marzo 2017, 00:05
Apprendo che non si può parcheggiare il motorino sulle strisce bianche. E apprenderlo mi costa 28.30 euro.
Giuliana Carosi

Che poi non è il problema dei 28 euro, è il principio. Sembra una frase di Osho, ma è quello che ha pensato una giovane romana che l’altro giorno, dopo avere diligentemente parcheggiato lo scooter all’interno delle strisce bianche (vista l’anarchia quotidiana di Roma, quasi un eccesso di zelo) si è ritrovata sul parabrezza una multa da 28 euro, anzi ventotto e trenta. Ha pubblicato la foto su Facebook e di lì è partita una riflessione di gruppo, tutti a domandarsi se quella contravvenzione fosse giusta o sbagliata, se non fosse il caso di fare ricorso. Premesso che molto probabilmente in questo caso ha ragione il vigile urbano (il cartello specificava che quell’area è riservata alle sole automobili), resta però un dato di fondo: a Roma sapere dove si può o non si può parcheggiare lo scooter è un rebus (direte: c’è il codice della strada, ma basterà ricordare che diversi anni fa l’allora comandante della polizia municipale si trovò in difficoltà di fronte a una domanda su questo tema postagli dalle Iene). In linea di massima, comunque, il cartello all’inizio dell’area di sosta indica il tipo di mezzi che possono parcheggiare, se non ci sono icone invece “liberi tutti”. Il paradosso è che sulle strisce blu invece lo scooter può parcheggiare senza pagare. E’ un po’ cervellotico, ma funziona così: all’interno delle strisce bianche lo scooter paga la multa se il cartello specifica che è solo per le auto; all’interno delle strisce blu dove l’auto paga, la moto può restare gratis.

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