Il Colosseo svela i suoi animali fantastici: il primo film su granchi imperiali e conigli eremiti

Biologi e archeologi raccontano in un documentario gli inquilini segreti tra Anfiteatro Flavio e Palatino: la presentazione alla Festa del Cinema di Roma

Il Colosseo svela i suoi animali fantastici: il primo film su granchi imperiali e conigli eremiti
di Laura Larcan
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Martedì 17 Ottobre 2023, 17:17 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 16:42

Una volta erano i gatti, inquilini speciali delle rovine millenarie del Colosseo, con la loro regale felina eleganza (e simpatia). In principio c’era Nerina, deliziosa gatta placida e orgogliosa. Poi le hanno fatto compagnia i sornioni  Augusto e Nerone. Pelo lucido, pose aristocratiche, sguardo ipnotico signorile. Un po’ pretoriani, un po’ imperiali. Presenze da cartolina e ormai da selfie. Ora la fauna del parco archeologico del Colosseo con le sue decine di ettari, si è ampliata, trasformata negli anni. La natura è diventata sempre più protagonista e con lei le specie animali. Oggi le murature di laterizi e i blocchi di travertino collezionano splendenti rospi smeraldini, granchi imperiali, conigli eremiti, solo per citare gli ultimi improbabili esemplari censiti e monitorati. Un fenomeno quasi unico che racconta ora un documentario “L’Impero della Natura. Una notte al Parco del Colosseo”, prodotto da Sky e da Brandon Box, realizzato in collaborazione con il Parco archeologico del Colosseo, presentato in anteprima nella sezione Proiezioni Speciali della diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma.

Un film scritto da Luca Lancise e diretto dallo stesso Lancise e Marco Gentili, frutto di mesi di studio, appostamenti, riprese notturne con specialisti, che andrà in onda in esclusiva su Sky Nature nel 2024 e in streaming su NOW, oltre all’anteprima venerdì 20 ottobre alle 17:30 al Cinema Giulio Cesare di Roma e lo stesso giorno alle 21 alla Casa del Cinema.

Protagonisti assoluti sono loro, gli animaletti che popolano l’area archeologica del centro di Roma, tra natura ben curata e rovine millenarie. È qui che si muovono con tranquillità i tanti coniglietti, i leprotti, i gatti, i ricci, persino i pettirossi (specie protetta perché purtroppo in via di estinzione) che qui trovano pace, tranquillità, aria pulita e protezione. A raccontarli, la stessa direttrice del parco archeologico, Alfonsina Russo, che da buona padrona di casa effettua controlli e monitoraggi del sito.

 

LA SCOPERTA DI UN ECOSISTEMA

«Questo documentario permette di scoprire il Parco sotto una prospettiva unica che mette al centro l’ecosistema che circonda i nostri monumenti - commenta Alfonsina Russo - Questa pellicola ci ricorda che storia e natura sono intrinsecamente legate e che è nostro dovere proteggerle entrambe per le generazioni future». Animali “fantastici” e dove trovarli, verrebbe da prendere in prestito il titolo dell’ultimo capolavoro della mamma di Harry Potter (J.K.Rowling) per raccontare questa storia. Ebbene sì, il sito più famoso e visitato di Roma e d’Italia ha degli inquilini speciali. Una vera e propria comunità. Una realtà naturale che non è facile osservare e che si nasconde agli occhi dei turisti e, spesso, anche all’immaginario comune. In un paesaggio sonoro e monumentale isolato dal caos circostante, biologi e naturalisti raccontano non solo le proprie ricerche sul campo ma anche vere e proprie fiabe naturali, piccole e grandi storie di specie animali osservate in presa diretta, in spazi e angoli del centro nevralgico della civiltà dell’antica Roma, mai visti in questo modo.

LE SPECIE PROTETTE

Et voilà, ecco gli incontri ravvicinati con splendenti rospi smeraldini, granchi imperiali, conigli eremiti, temibili calabroni e tanti altri sorprendenti abitanti di questo pianeta nascosto. La loro evoluzione nel cuore di Roma documenta come la Natura si adatti ai caotici e difficili ambienti urbani. Dai ricci ai pettirossi, specie protetta perché in via d’estinzione, fino ai conigli. «Il nostro coniglio vive pacificamente nel Parco da diversi anni - spiega la Russo - Sappiamo dove è la sua tana, lo monitoriamo e lo curiamo». E aggiunge Luca Lancise, regista e scrittore del documentario: «Ho immaginato il cuore archeologico e monumentale di Roma, con il suo enorme valore simbolico, come un pianeta inesplorato costellato dalle vestigia di una civiltà estinta e abitato soltanto da creature, alcune nascoste e persino misteriose, che sopravvivono in un’isola di spazio e tempo al centro della metropoli moderna. Per me, è importante provare sempre a spostare il punto di vista, in questo caso puntando l’attenzione su cose che spesso non vengono viste anche se si trovano in uno dei luoghi più celebri e visitati del mondo».

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