Nel 1951 è stato uno dei principali fautori della riforma tributaria italiana (che porta il suo nome Riforma Vanoni o Legge Vanoni) introducendo anche l'obbligo della dichiarazione dei redditi.
Morì improvvisamente nel 1956 a causa di un collasso cardiaco, la morte lo colse mentre era sdraiato su un divano dell'ufficio di Cesare Merzagora dopo aver tenuto un discorso al Senato, dove aveva ricordato i motivi ispiratori della sua opera, sollecitando maggiore giustizia per gli umili e i poveri.
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