Istituite originariamente come Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato erano poste sotto la direzione del Ministero dei lavori pubblici, dal governo Fortis con la legge 22 aprile 1905, con la quale lo Stato si assunse a totale carico la proprietà e l'esercizio della maggior parte delle linee ferroviarie nazionali, fino a quel momento in mano a imprese private. Una prima struttura organizzativa fu determinata con il regio decreto 15 giugno 1905..
Per i primi due anni operò un comitato d'amministrazione presieduto dal direttore generale Riccardo Bianchi. Le cariche di presidente del comitato di amministrazione e di direttore generale coincisero, mentre il consiglio di amministrazione, composto da otto membri, iniziò a funzionare solo nel 1907.
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