Data la debolezza della sua Presidenza, il governo Badoglio II resse solo poche settimane, sino a quando l'8 giugno 1944, con il ritorno a Roma, il maresciallo Pietro Badoglio dovette rassegnare le dimissioni nelle mani del nuovo luogotenente del Regno. Gli successe il 18 giugno Ivanoe Bonomi. Alla fine di giugno del 1944 Badoglio si ritirò a Cava de' Tirreni con la nuora e i nipoti (di cui uno liberato al lago di Braies in Alto Adige, che gli furono di conforto nell'assenza del figlio Mario, deportato in Germania e rinchiuso nei campi di concentramento di Mauthausen e Dachau. Sopravvissuto, Mario Badoglio morirà prima del padre, nel 1953, per i postumi della prigionia.
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