Gli otto anni del pontificato di Niccolò V furono importanti per la storia politica, scientifica e letteraria del mondo.
Il pontefice stipulò con Federico III d'Asburgo il Concordato di Vienna (17 febbraio 1448), tramite il quale vennero abrogati i decreti del Concilio di Basilea contrari alle prerogative papali per quanto concerneva la Germania. Il concordato, che regolò i rapporti tra la Santa Sede e gli Asburgo, rimase in vigore fino al 1806. Il successo della politica pontificia nei confronti della Germania fu confermato dall'incoronazione di Federico III, a Roma il 16 marzo 1452, avvenuta mentre l'imperatore si trovava a Siena per sposare Eleonora del Portogallo.
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