Elezioni 2018, Berlusconi il leader più odiato nel web. Il Pd il partito più insultato

di Marco Conti
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Martedì 20 Febbraio 2018, 16:01 - Ultimo aggiornamento: 16:02
ROMA La campagna elettorale volge al termine ma c’è ancora tempo per recuperare e vincere non le elezioni ma la speciale classifica dei leader più insultati sul web. Per ora in testa è Silvio Berlusconi destinatario del 23%degl insulti personali online. Seguono, staccati di poco e a pari merito, il 21%, due Matteo, Renzi e Salvini. 

Il monitoraggio è frutto del lavoro di D-Link, società di ricerca nel settore della tecnologia wireless, che ha analizzato da inizio anno quasi 2 milioni di contenuti (tweet, post,  commenti) legati alle elezioni del 4 marzo.Messaggi inviati ai candidati, ai partiti e ad elettori dai quali emerge che ben 135 mila contengono volgarità o insulti. 15 mila i messaggi che augurano la morte e19 quelli dal contenuto violento. Solo l’11% è definibile a contenuto positivo.

Dopo il “podio”, a seguire ma molto staccati dai primi tre, il presidente del Senato Grasso e il candidato premier del M5S Luigi Di Maio. Il primo raccoglie l’8 % degli insulti, il secondo l’11%.

La società di analisi, impegnata nella campagna “ConnettiResponsabilmente”, ha anche rilevato il dato nei confronti dei partiti.

Al Pd la palma del più insultato con il 39% dei contenuti. Segue il M5S con il 34%,poi la Lega con il 12%, Casapound con il 5% e Forza Italia con il 4%.

Momento topici durante i quali si sono scatenati i maggiori insulti, sono stati il 4 gennaio (sacchetti bio), il 10 gennaio (Berlusconi supporta la candidatura di Fontana in Lombardia), il 18 gennaio (cambio del simbolo del M5S), il 29 gennaio (presentazione delle liste), il 3 febbraio (sparatoria a Macerata), il 12 febbraio (sconti tkt museo Egizio di Torino).

L’elettore più arrabbiato e facile nell’insulto abita nel Lazio che precede la Lombardia.
 
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